ANDREA OLIVA
Cronaca

25 aprile in sordina? Il sindaco di Rimini non ci sta: “La Liberazione si onora”

Il dibattito si accende dopo le dichiarazioni del ministro Musumeci che richiama alla moderazione in rispetto del lutto per la morte del Papa: "Inaccettabile sminuire una ricorrenza fondamentale per la democrazia"

Jamil Sadegholvaad, sindaco di Rimini, dice la sua sulle celebrazioni degli 80 anni dalla Liberazione del 25 aprile

Jamil Sadegholvaad, sindaco di Rimini, dice la sua sulle celebrazioni degli 80 anni dalla Liberazione del 25 aprile

"Un 25 aprile con la sordina? Mi spiace non sono d’accordo". Il sindaco di Rimini, Jamil Sedegholvaad, bolla così le esternazioni del ministro Nello Musumeci in merito alle celebrazioni del 25 aprile, che quest’anno si terranno il giorno precedente i funerali in Vaticano di Papa Francesco. Una eccezionalità che aveva portato il ministro a usare queste parole: "...tutte le cerimonie sono consentite, tenuto conto del contesto e quindi con la sobrietà che la circostanza impone".

Parole che all’opposizione hanno letto come una sordina da mettere ai festeggiamenti per la Liberazione. "Io mi auguro, anzi sono convinto che il governo non intenda mettere la sordina alla ricorrenza del XXV aprile - riprende Sadegholvaad -. Non lo voglio credere possibile. E penso che anche gran parte dello stesso governo del ministro non pensi questo dopo le parole del ministro. Il dibattito che si sta generando mi pare una discussione accademica, che poco c’entra con la ricorrenza che sarà celebrata".

Non solo, il sindaco non si ferma al solo giorno della Liberazione, guardando a quanto sta accadendo nel Paese e nel mondo dopo la scomparsa di Papa Francesco. "Non sono un interprete del pensiero di Papa Francesco, ovviamente, ma credo, per come lo abbiamo conosciuto, che sarebbe persino lui in imbarazzo a immaginare un 25 aprile in sordina. Per la libertà e la democrazia vale sempre la pena celebrare al meglio possibile".

Con questo non significa che a Rimini si terranno festeggiamenti ufficiali roboanti per il 25 aprile. "Le celebrazioni dovranno essere quelle di tutti gli anni, con grande partecipazione e sentimento". Tradotto, il giorno della Liberazione non è il concertone del Primo maggio.

Ciò non toglie che cadrà il giorno precedente un evento che sta scuotendo il mondo. "Chiaramente questi giorni sono vissuti da tutti noi con profonda tristezza. E nella giornata di sabato questo sentimento comune e condiviso ci porterà a rispettare il cordoglio durante le esequie del Santo Padre. Stiamo parlando di buon senso".

Il programma a Rimini

In occasione delle celebrazioni dell’80esimo anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo nel comune di Rimini si terranno eventi, incontri, cerimonie e momenti culturali per celebrare e riflettere sulla memoria storica e i valori della Resistenza, che andranno dalla pedalata ecologica alla collocazione di pietre d’inciampo. Spazio anche alla presentazione di libri, alle passeggiate, al teatro, e ci sarà anche la musica.

Domani al Teatro Galli, Aldo Cazzullo e Moni Ovadia presenteranno alle 21 un’opera che narra i crimini del regime fascista attraverso una narrazione a due voci, accompagnata da musiche dell’epoca: ‘Il Duce delinquente’. In mattinata dalle 9,45 è previsto il raduno in piazzale Roma al Parco Cervi, con tutte le autorità, delegazioni partigiane, combattentistiche, d’Arma, politiche, sindacali, studentesche e cittadine. A seguire l’inizio della cerimonia con la posa della corona al Monumento della Resistenza e il corteo con arrivo in piazza Cavour.

Dopo l’intervento del sindaco Sadegholvaad, seguirà l’intervento di Andrea Caputo, presidente Anpi Rimini. Domani inizierà anche la tre giorni al parco serra Centofiori, all’interno del parco XXV aprile, con ‘Balla la Liberazione’. Fino a domenica si terranno in questo contesto: concerti, dj set, incontri e street food.