Zanza morto, mamma Teresa: "Mio figlio meritava i funerali in parrocchia"

Dolore e rabbia della madre dell'ultimo vero playboy romagnolo: "Era generoso e buono" IL FUNERALE / Rose bianche e giornalisti da tutto il mondo

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Rimini, 29 settembre 2018 - Mamma Teresa ha il cuore a pezzi. «Ho un grande vuoto dentro, Mauro mi manca da morire. E questa storia del funerale... no, proprio non mi va giù». La madre di Zanza  (FOTO) rompe il silenzio di questi giorni, per sfogarsi dopo il rifiuto del parroco di celebrare i funerali alla chiesa di Regina Pacis. Che era la sua parrocchia, «quella dove Mauro ha preso la comunione e la cresima. E dove era giusto che venisse celebrato il suo funerale».

IL FUNERALE / Rose bianche e giornalisti da tutto il mondo

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Ci spiega come è andata?

«Inizialmente aveva pensato di celebrare le esequie alla chiesa del cimitero centrale di Rimini, perché poi faremo la cremazione. Ma tantissimi amici di Mauro ci chiedevano di far celebrare le esequie alla chiesa di Regina Pacis, essendo la sua parrocchia. Ci tenevano a dare l’ultimo saluto a Mauro nella zona dove è cresciuto e ha vissuto. Così quando è arrivato il via libera per i funerali, abbiamo chiesto all’agenzia incaricata, Amir, di organizzare le esequie a Regina Pacis. Da Amir, poco dopo, ci hanno risposto che il parroco non voleva perché la morte di Mauro aveva suscitato troppo clamore e troppa attenzione sui media...».

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Lei conosce don Raffaele Masi?

«No, non personalmente. A dire il vero è un po’ che non vado alla messa a Regina Pacis. Ma sono cristiana e credente, così come lo era Mauro. Non mi è piaciuto questo rifiuto».

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E’ vero che don Masi ha proposto, in alternativa, di benedire la salma di suo figlio al cimitero?

«Sì, ma non era quello che volevamo. E’ giusto che venga celebrata la messa, che Mauro abbia un funerale come tutti gli altri. Non ha fatto nulla di male nella sua vita, anzi.. (Teresa si ferma un attimo e piange) era un ragazzo d’oro. Mio figlio ha aiutato moltissime persone, ha fatto più lui di certi preti. Ha trovato un lavoro e una casa a tanti, se qualcuno gli chiedeva soldi perché era in difficoltà lui non diceva mai di no. Anzi, a volte era lui ad allungare i soldi a chi aveva bisogno, prima ancora che gli venisse chiesto. Adesso si parla soltanto delle tante donne che ha avuto, ma Mauro era davvero una persona generosa. E buona».

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Cosa vorrebbe dire a don Masi?

«Che se avesse conosciuto mio figlio, probabilmente non si sarebbe comportato così e avrebbe celebrato il funerale alla chiesa di Regina Pacis, come era giusto».

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