"Zenzero e cannella per guarire dal Covid"

Per il falso omeopata Orfeo Bindi la polvere magica era "meglio del vaccino". La Guardia di Finanza sequestra 16mila euro

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Altro che vaccino. Per sconfiggere il Covid bastavano le polverine magiche. Parola di Orfeo Bindi, il sedicente medico omeopata, fitoterapeuta, chimico e biochimico, il quale ama definirsi "uno studioso di agricoltura biodinamica", che nel mese di aprile era stato smascherato da un servizio dell’inviato di Striscia La Notizia, Max Laudadio, nella sua casa dei Padulli. Dopo la messa in onda del programma, era scattato il blitz del nucleo di polizia economico – finanziaria della Guardia di Finanza di Rimini (che lo teneva d’occhio già da tempo), coordinata dal sostituo procuratore Davide Ercolani. Ieri le Fiamme Gialle sono tornate a casa del guaritore per dare esecuzione ad un provvedimento del gip, facendo scattare un sequestro per circa 16mila euro. Le ipotesi di reato sono truffa pluriaggravata ed esercizio abusivo della professione medica. Bindi, stando alla ricostruzione fatta dai militari, prometteva ai suoi ‘seguaci’ (una trentina sarebbero i casi accertati dagli inquirenti), disposti a sborsare centinaia di euro per rimedi strampalati, facili soluzioni contro il virus, ma senza "gli effetti collaterali" del vaccino. Un virus che, d’altra parte, per lui altro non era che una semplice "infezione". "Ho trovato l’antidoto" aveva confidato agli attori di ‘Striscia’. Quell’antidoto di fatto consisteva in un mix di erbe, polveri e spezie (tra i prodotti sequestrati c’erano zenzero, cannella e cardo). Il tutto ad un prezzo modico: "Fanno 110 euro per il materiale, per la consulenza fate voi, è a offerta libera". Una polverina miracolosa, che il finto omeopata consigliava a chi soffriva di gastrite o di altri problemi di salute, lui che si vantava di aver curato "capi di Stato e ministri" e di avere "varie lauree". La procura, per sicurezza, ha deciso di farla analizzare da un laboratorio. "I composti possiedono proprietà che impongono sempre un loro uso controllato, soprattutto in relazione alle dosi: l’assunzione per via orale può comportare rischi legati a reazioni allergiche o alla tossicità degli olii essenziali – si legge nella perizia –. La tossicità degli olii essenziali dipende dalla quantità assunta". "-Conosco delle persone a cui è stato diagnosticato il Coronavirus – affermava Bindi nei filmati ripresi dalle microtelecamere di Striscia la Notizia e consegnati agli inquirenti – Io, con le mie polverine... tre, quattro, cinque giorni al massimo, e quelli risultano negativi". Inoltre sconsigliava ai suoi ‘pazienti’ di ricorrere al vaccino ("conosco tutti i componenti, a voi non li dicono, ma io li so") e considerava dannosa la mascherina. Il 65enne è difeso dall’avvocato Antonio Giacomini. Con gli inquirenti, si è sempre giustificato spiegando che quelle erbe – perfettamente legali e acquistate da canali ufficiali - erano solamente per uso personale e di non aver mai fatto nulla per promuoverle o venderle a terzi: se qualcuno si rivolgeva a lui chiedendo consigli, si limitava a cederle a prezzo di costo. "Io preparo solo delle erbe, perché sono anni che studio come miscelarle, è una mia dote" sosteneva.

Lorenzo Muccioli