Rimini Capitale della cultura 2026, al via il percorso della candidatura

Scelta la società per l’iter di elaborazione del dossier, tra gennaio e febbraio la call per la direzione artistica. Il Comune guarda oltre il titolo e pensa ad un piano culturale a lungo termine

Rimini, 10 gennaio 2023 – Dopo la vittoria di Pesaro, Rimini si candida ad essere la Capitale italiana della cultura 2026. Il Comune ha così dato il via al percorso di elaborazione del dossier per concorrere al titolo, affidando il compito alla società Eventi 3. Come spiega la Giunta, si tratta di un progetto per "consolidare e strutturare la crescita sociale ed economica della città attraverso il potente volano della dimensione culturale". Rimini guarda oltre al traguardo e mira a costruire un piano strategico per la cultura per i prossimi anni. 

Ebbene sarà la ditta di Torino Eventi 3 a gestire le fasi di elaborazione del dossier che vedono Rimini candidata a capitale italiana della cultura del 2026. Il dossier è un documento che raccoglie il progetto culturale e gli obiettivi del territorio, l'organigramma e la valutazione di sostenibilità economica.

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Il lavoro di Eventi 3 sarà dunque quello di gestire: la procedura di selezione della direzione di candidatura, la scelta dei temi e dei soggetti da coinvolgere, la definizione del modello di governance, il coordinamento delle istituzioni pubbliche e private che partecipano all'ideazione dei progetti, la supervisione della stesura del dossier, l'intercettazione di fondi pubblici e privati, statali e comunitari, l'eventuale presentazione del dossier in audizione al ministero della Cultura. Prossimo step del percorso verso la candidatura sarà poi la pubblicazione della call internazionale per l’individuazione della direzione artistica, prevista tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio. 

Il tutto coordinato dal Comune di Rimini con l’obiettivo di gettare le linee guida del piano strategico della cultura, che possa andare oltre l’ambito titolo e guardare ad uno sviluppo generale nel territorio per i prossimi anni. 

Spiega il Comune, quello che si sta mettendo in piedi per la candidatura a Capitale della cultura è "un lavoro corposo e importante che rappresenta per l'amministrazione l'occasione di mettere nero su bianco le direttrici per la crescita culturale di Rimini, capace cioè di intercettare il pubblico e le esigenze legate alla 'nuova' domanda culturale, segnata dagli stravolgimenti dell'ultimo biennio e capace quindi di rispondere in maniera efficace ai profondi mutamenti ancora in corso. Obiettivi da raggiungere con il coinvolgimento di tutte le istituzioni culturali della città, da quelle pubbliche (rete dei teatri e musei comunali, Fellini Museum, cineteca e biblioteca) a quelle private, oltre che aperta all'intera comunità intera".