
Vasco Rossi durante il concerto allo stadio 9Romeo Neri’ nel 2023 (foto Petrangeli)
Rimini, 9 gennaio 2024 – Il nuovo anno a Rimini è iniziato con le canzoni di Biagio Antonacci, protagonista del concertone di San Silvestro in piazzale Fellini. Un evento fortemente voluto (e costato oltre 300mila euro) che dà il segno di quello che Rimini "vuole essere nel 2024: la città dei grandi concerti. Abbiamo alcune importanti trattative avviate – conferma il sindaco Jamil Sadegholvaad – Non posso ancora svelare i nomi, ma se le operazioni andranno in porto, Rimini sarà davvero una delle capitali della musica in Italia". Rinsaldando quanto di buono già fatto nel 2023. Che è andato bene, benissimo. Vasco ha scelto Rimini per la prova generale e la data zero del tour, prima e dopo di lui si sono esibiti – solo per citarne alcuni – Gianni Morandi, Claudio Baglioni, lo stesso Antonacci (prima a maggio poi a Capodanno), Skunk Anansie, i tanti artisti del Tim Summer hits , e ancora Luciano Ligabue e Laura Pausini, Francesco De Gregori e Antonello Venditti. Grandi eventi tra piazzale Fellini, il palasport Rds Stadium e – nel caso di Vasco – lo stadio ’Romeo Neri’.
Da quest’anno, fino alla fine del 2025, l’Rds Stadium sarà chiuso per l’intervento di riqualificazione e rifunzionalizzazione che trasformerà il palasport nel nuovo centro nazionale della danza in Italia, garantendo comunque la possibilità di continuare a ospitare i grandi concerti. "Ma anche senza la disponibilità del palazzetto, per via dei lavori – assicura Sadegholvaad – Rimini potrà contare su grandi eventi musicali. Stiamo lavorando a questo obiettivo e siamo molto fiduciosi".
Rimini sogna anche il ritorno di Vasco Rossi. Non sarà facile perché la concorrenza quest’anno è più agguerrita che mai. A partire da Bibbione, che già nel 2023 era in pole position per le prove e la data zero del tour di Vasco, che poi scelse Rimini tornando a esibirsi qui dopo 27 anni. Bibbione ha stanziato 450mila euro per ospitare la ’prima’ del Komandante, o di un altro grande artista. E altre città si sono mosse per avere Vasco. "Noi l’abbiamo già ribadito: Rimini è pronta ad accogliere di nuovo Vasco a braccia aperte, ma tutto dipenderà dalle scelte che faranno lui e il suo staff". Ci sperano a Palazzo Garampi. Anche perché, nel 2023, il doppio show di Vasco (prova generale aperta ai fan l’1 giugno e concerto il 2) è stato manna dal cielo anche per il turismo. Mentre in tutta la Romagna piovevano disdette dei turisti dopo l’alluvione, dall’1 al 3 giugno Rimini è riuscita a fare 131.581 presenze negli alberghi: 20mila in più rispetto allo stesso periodo del 2022 (111.045), addirittura 43mila più del 2019 (quando furono 87.919). Non è stato solo merito di Vasco, naturalmente: in quei giorni c’era anche Riminiwellness. Ma l’effetto Rossi si è fatto sentire. E che Vasco torni o no, "la strada da seguire è quella. Rimini sarà sempre di più la città dei grandi concerti – conclude Sadegholvaad – Per questo abbiamo ampliato la capienza del ’Neri’, e per questo sarà realizzata alla Fiera una maxi arena da 15mila posti per i concerti e i grandi eventi".