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Kevin Spacey fa impazzire i fan a Riccione tra sorrisi, autografi e selfie: “Perdono chi mi ha accusato”

L’attore, ospite di punta dell’Italian Global Series Festival, a tutto tondo. “Un consiglio da consiglio Frank Underwood a Trump? Il potere è solo una questione di percezione”

Kevin Spacey fa impazzire i fan a Riccione tra sorrisi, autografi e selfie: “Perdono chi mi ha accusato”

Riccione, 25 giugno 2025 – Con l’arrivo di Kevin Spacey (South Orange, 1959), ospite di punta dell’Italian Global Series Festival, Riccione si è immersa nelle atmosfere hollywoodiane. Il celebre attore e produttore cinematografico statunitense, che lunedì a Rimini ha ricevuto il Premio alla carriera per poi visitare il Museo Fellini e la sua tomba, percorrendo in bicicletta il tratto tra il ponte di Tiberio e il cimitero, è tornato ad emozionare il pubblico.

25-06-2025 Riccione - Kevin Spacey a Riccione festival interazione serie televisive - la sfilata sul Red Carpet
25-06-2025 Riccione - Kevin Spacey a Riccione festival interazione serie televisive - la sfilata sul Red Carpet

Puntuale intorno alle 14 è arrivato sul red carpet del palacongressi, dove ad attenderlo c’erano numerosi fan. Camicia rosa salmone, giacca azzurra e pantaloni chiari, dopo aver dispensato sorrisi, concesso selfie ai fan e posato per i fotoreporter che l’hanno assediato, rivolto a loro con humor ha improvvisato una gag, esclamando: "Picture, picture!", "Look to me, look to me!".

Nella sala Concordia ha ripercorso quindi le tappe principali della sua carriera. Dall’evoluzione della sua fama ai personaggi interpretati come Riccardo Terzo con la regia di Al Pacino, dai due premi Oscar conquistati con American Beauty e I soliti sospetti all’esperienza fatta come protagonista di decine di film e serie televisive di enorme successo come "House of Cards", Intrighi del potere.

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In merito, a Marco Spagnoli, direttore dell’Italian Global Series Festival che gli chiede quale consiglio Frank Underwood, lo spregiudicato presidente Usa interpretato nella serie, darebbe all’attuale commander-in chief, Spacey accennando un sorriso risponde: "Da attore non ho alcun consiglio da offrire a Trump. Come ex presidente però potrei dirgli che il potere è solo una questione di percezione e questa dura solo quanto la gente ti consente di farla durare".

Durante la masterclass il discorso scivola sui processi negli Usa e in Gran Bretagna per l’accusa di molestie e abusi sessuali su giovani uomini, in buona parte risolti con sentenza di non colpevolezza. "Le esperienze fatte negli ultimi sette anni mi hanno permesso di fermarmi e di tornare a riflettere e ascoltare. Sono molto grato del lavoro che posso fare oggi sullo schermo e fuori. Sono pieno di gratitudine per le persone che mi sono state accanto e che hanno aspettato il risultato dei processi prima di giudicarmi. Di loro mi fiderò per tutta la vita. Chi invece mi ha condannato, ha il mio perdono, ma non cercherò più quelle persone". E ancora: "Gli ultimi sette anni sono stati incredibili. Mi hanno messo alla prova ma mi hanno permesso di scoprire cosa sia la vera amicizia, mi sono riavvicinato alla mia famiglia, a me stesso. Adesso non sono né rancoroso, né arrabbiato, non cerco vendetta, ma più amorevole e comprensivo. Cerco di capire più che giudicare".

Il divo holliwoodiano per l’occasione ha ricordato anche l’amico Franco Nero che l’aveva ingaggiato per il film L'uomo che disegnò Dio. "Lo ringrazio per avermi ingaggiato quando nessuno lo faceva", ha sottolineato.

Spacey non smette di lavorare, ha già pronti i thriller 'The Awakening' di Matt Routledge e 1780 di Dustin Fairbanks. "Ho sempre voluto avere un percorso simile a quello di attori come Jack Lemmon, che considero il mio mentore, Jimmy Stewart o Spencer Tracy, che hanno avuto carriere durate decenni e sono sopravvissuti a tutto".

Aggiunge: "Sono estremamente grato ai miei fan, a tutti coloro che durante la mia carriera mi hanno fermato in camere d’hotel e in ogni strada, So che su internet ci sono persone a cui non piaccio molto, ma nella vita non le ho incontrate".

Per ultimo un consiglio ai giovani registi e attori presenti in sala: "Non inseguite la fama, inseguite la verità, proteggete il vostro mestiere come fosse oro, perché lo è".