
La vera protagonista è sempre la techno
Era il 1989 quando, sulle iconiche colline riccionesi, prendeva forma uno dei locali più emblematici della nightlife italiana. Il Cocoricò è sempre stato più di una semplice discoteca: un vero e proprio tempio della musica, dove la piramide centrale simboleggia l'idea di ascensione e le pareti a vetri richiamano una visione di infinito. Da questa struttura si diramano le sue quattro sale: la Piramide stessa, cuore pulsante delle serate con gli ospiti principali; la T-Room, santuario della techno; il Titilla, l'area esterna rimodernata nel 2022; e la più recente Ciao Sex, dedicata al pubblico queer.
Fin dai primi anni, la parola d'ordine è stata innovazione. Dal 1994, il locale si trasformava ogni sei mesi grazie a direttori artistici come Alessandra Brunelli e Mirco Guidi, che creavano allestimenti e scenografie uniche, offrendo al pubblico un'esperienza sempre nuova. Fino al 2003, la proposta era prevalentemente techno e trance, ma con l'avvento dei nuovi DJ, il genere si è evoluto verso la house, ospitando star internazionali come Martin Garrix, David Guetta e Steve Aoki. Questo ha catapultato il Cocoricò nell'Olimpo dei club mondiali, tanto che nel 2015 la rivista Dj Magazine lo ha insignito del primo posto tra le discoteche italiane.