Rimini, 8 maggio 2013 - Salvi 36 lavoratori della precedente gestione; 42 nuovi dipendenti aggiunti, mentre altri 18 verranno assunti nei prossimi due anni. E’ il piccolo miracolo del Pastificio Ghigi che nel 2007 aveva rischiato di sparire dalle tavole italiane a da quelle di mezzo mondo.

La nuova proprietà - una cordata di consorzi agrari, capeggiata dal consorzio dell’Adriatico (che copre il territorio da Forlì-Cesena ad Ascoli) - nel pieno della recessione mondiale ha puntato su innovazione, qualità e integrazione di filiera tra agricoltura e industria. Oggi a San Clemente di Rimini l’inaugurazione del nuovo pastificio col presidente nazionale di Coldiretti, Sergio Marini, il presidente di Ghigi, Filippo Tramonti, Gianni Morandi, l'attore Paolo Cevoli, Raul Casadei e il vescovo di Rimini, monsignor Francesco Lambiasi (guarda le foto).

Con un investimento di 29 milioni di euro, il nuovo stabilimento si estende su una superficie di 65 mila metri quadrati in grado di produrre 430 mila quintali di pasta all’anno, che diventeranno 830 mila entro il 2015. L’idea-guida del nuovo management è stata la realizzazione di una pasta fatta con il 100 per cento di grano italiano. All’estero è destinato l’85 per cento della produzione. In Italia pasta Ghigi viene distribuita per il momento in Emilia Romagna, nord Marche e Lazio.

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