Caro bollette e turismo: stangata sui prezzi per le vacanze

Rimini, i costi delle stanze d’albergo aumenteranno del 20%. E c’è l’incognita stranieri

Rimini, vacanze più costose per il caro bollette

Rimini, vacanze più costose per il caro bollette

Rimini, 5 febbraio 2022 - "Gli aumenti delle tariffe nel comparto alberghiero dovute all’aumento dei costi, dovrebbero attestarsi tra un 10% di base e un 15-20%". I numeri li offre Antonio Carasso presidente di Promozione alberghiera, dopo che l’associazione ha avuto modo di confrontarsi con gli associati in vista della stagione. Non si tratta semplicemente del rincaro della bolletta energetica. L’inflazione galoppa e ogni settore o servizio offerto al turista rischia di risentirne.

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"Non tutti gli alberghi sono uguali - riprende Carasso -. Chi offre più servizi, tra i quali il centro benessere ad esempio, avrà un aggravio dei costi maggiore. Per questo è presumibile che gli aumenti siano differenziati". Trattandosi di tariffe si ripropone il tema dei prezzi stracciati che ogni anno fanno capolino nell’offerta della riviera riminese.

"Penso che quegli albergatori che cercheranno di fare aumenti minimi per puntare sul prezzo, rischieranno a fine stagione che i conti non tornino". Il riflesso degli aumenti si ripercuoterà sui cittadini costretti a fare fronte a spese maggiori e in alcuni casi budget ridotti per fare la vacanza.

La presidente di Federalberghi, Patrizia Rinaldis, non i è detta preoccupata da questo punto di vista ritenendo che il turista non si dovrebbe porre problemi sugli aumenti che saranno generalizzati. Valutando anzi positivamente il fatto che le offerte low cost dovrebbero ridimensionarsi.

"Potrebbe capitare che il turista che in precedenza sceglieva un’offerta di basso costo non abbia più le risorse – dice Carasso -. Se accadesse questo avremmo anche una clientela che a cascata passerebbe dalle strutture più titolate a quelle meno, dai quattro stelle ai tre stelle ad esempio. Se pensiamo all’effetto cascata in ambito nazionale, chi prima sceglieva vacanze all’estero potrebbe puntare sulla nostra riviera.

Comunque sia noi giochiamo in vantaggio sugli altri competitor perché possiamo vantare il miglior rapporto qualità prezzo". C’è un altro elemento che sta facendo tornare il sorriso sul volto degli albergatori: il turismo straniero. "Le ultime notizie sulla possibilità dei russi di arrivare in Italia sono confortanti. In generale stanno già arrivando richieste dai mercati stranieri".

A temere una contrazione del mercato locale è Giovannino Montanari presidente Fiavet. "Se pariamo del turismo dei gruppi, la preoccupazione c’è. Ci sono albergatori che ci chiedono di rivedere i contratti stipulati nell’autunno scorso perché con gli aumenti dei prezzi faticano a far quadrare i conti. Poi ci sono i gruppi che stanno fermi in attesa di capire cosa accadrà. Parliamo di una clientela attratta dai prezzi competitivi. Alla presidente Rinaldis vorrei dire che il prezzo lo fa il mercato, non il tour operator. Se la Liguria costa di più è per la limitatezza di strutture. Qui ce ne sono tante, e troppe sono le pensioncine ormai fuori mercato".