Giordano Emendatori, un impero tra vino, hotel e Pernigotti

L'imprenditore riparte dal gelato: "Rilancerò il marchio nel mondo"

L’imprenditore Giordano Emendatori

L’imprenditore Giordano Emendatori

Rimini, 8 agosto 2019 - Il primo amore non si scorda mai, soprattutto se è dolce come un gelato. Così dopo la tenuta vinicola a San Clemente, le vigne in Sardegna, l’hotel a Firenze e il Bucintoro, affacciato sul Canal Grande a Venezia, nell’impero di Giordano Emendatori entra anche la Pernigotti di cui ha acquisito il ‘Marchio gelatieri’. "Non potevo non interessarmi a un marchio di questo tipo, molto forte sul mercato. E’ davvero unico, faremo grandi cose nel mondo". Nell’operazione figurano gli studi SKema di Rimini che hanno redatto il piano industriale e gestionale, Stefano Malagoli di Kaleidos, gli avvocati Ludergnani dello studio Blf di Bologna.

Emendatori e il ritorno al gelato, ne sentiva la mancanza?

«Quando sul mercato è finito il marchio Pernigotti non potevo rimanere indifferente. Così mi sono deciso a tornare in questo mondo, in cui ho iniziato nel lontano 1974».

Come rilancerà il marchio Pernigotti?

«La situazione è complessa. Ho rilevato il Marchio gelatieri, mentre la parte relativa al cioccolato verrà affidata al Gruppo Spes. Ciò che è evidente è la necessità di riqualificare la produzione e i luoghi dove questa avviene, cosa che non è stata fatta per anni. Per questo in proiezione futura c’è la volontà di realizzare uno stabilimento del tutto nuovo, ma sempre a Novi. In questo caso dovrebbe rientrare nel finanziamento anche Invitalia, l’agenzia nazionale per lo sviluppo d’impresa, vista l’entità dell’investimento».

Ci saranno licenziamenti?

«Non penso proprio. In questa prima fase verranno riconfermate la forza lavoro e la struttura commerciale. Siamo ai dettagli, il rogito sarà in settembre e partiremo con il lavoro in ottobre, ma non dovrebbero esserci esuberi».

Torna nel mercato del gelato dove ritroverà anche Mec3, l’azienda che ha creato e poi venduto, che effetto le fa?

«Il patto di non concorrenza è scaduto in febbraio, dunque tornerò a fare quello che so con i contatti che ho maturato in tanti anni. Faremo grandi cose, non ho dubbi».

Quali prospettive per il settore gelato di Pernigotti?

«Il marchio è ancora fortissimo, quindi le potenzialità sono immense. Presentarsi alle aziende con il nome Pernigotti è un punto di partenza importante. Faremo fuoco e fiamme».

Dove?

«Nel mondo. Ho i miei contatti, oltre all’Italia in Germania, tutta Europa, Oriente, Stati Uniti, Paesi arabi. Non me li sono certo dimenticati. C’è tanto da fare».

E’ euforico.

«Lo sono. Avrò a fianco mio genero, Gianluca Giovanardi, e con il tempo anche mio figlio. Però mia moglie mi ha dato del matto (sorride)».

L’ha presa male?

«All’inizio non mi ha parlato per un paio di mesi. Ma adesso è contenta».

Dovrà lasciare la sua vigna e la pace di San Clemente.

«E’ in buone mani. Se è per questo ho anche hotel a Firenze e Venezia. Il segreto è avere accanto persone in gamba».