EconomiaHappiness Rimini, fallita la società che la produce

Happiness Rimini, fallita la società che la produce

Bocciato dal tribunale il piano di rientro presentato dall’azienda di moda. Curatore al lavoro per salvare marchio e attività

la famiglia Scarpellini

la famiglia Scarpellini

Rimini, 19 febbraio 2020 - Prima il ‘no’ dei giudici al piano presentato (in estate) per salvare l’azienda e ripianare i debiti con i creditori. Poi, pochi giorni dopo, è arrivata la batosta. L’11 febbraio il tribunale ha dichiarato fallita Piccoli e grandi, la società che produce Happiness, il famoso marchio riminese di moda lanciato dalla famiglia Scarpellini.

L’azienda è stata fondata nel 2007, trasformando l’attività di serigrafia e stampa di magliette (avviata da Yuri Scarpellini) in un vero e proprio brand di abbigliamento. In pochi anni le magliette di Happiness sono diventate un must della moda, indossate da cantanti, attori, personaggi famosi in Italia e non solo. L’ex consigliere regionale Nicole Minetti fece parlare parecchio di sé, quando venne immortalata in giro per Milano con le t-shirt di Happiness con le scritte Stasera non faccio la brava e Senza t-shirt sono ancora meglio .

La produzione si è allargata ad altri capi e accessori, alla linea bimbo e il marchio riminese, nei momenti migliori, è arrivato ad avere fino a una ventina di negozi monomarca in Italia e all’estero, e un fatturato di oltre 20 milioni. Nonostante questo lo scorso luglio la società è stata costretta a presentare un piano di concordato per raggiungere l’intesa con i creditori, tra cui diversi fornitori, e garantire così la salvezza dell’azienda. Ma pochi giorni fa, all’inizio di febbraio, il tribunale rigetta il concordato. Per i giudici (come si legge nel decreto) manca la liquidità necessaria all’azienda per fare fronte al piano di rientro dei debiti. Inoltre "le previsioni di incremento delle vendite non sono supportate da elementi oggettivi che rendano plausibili le previsioni". Anche dal punto di vista del risparmio dei costi, secondo il tribunale, il piano presentato non soddisfa i requisiti richiesti. Da qui il no al concordato, pubblicato il 6 febbraio, e pochi giorni dopo i giudici decretano il fallimento della società (che nel frattempo è stata rinominata Piccoli e grandi srl).

Il tribunale ha nominato come curatore fallimentare il commercialista Ugo Morganti. Che avrà il compito di salvare il salvabile e continuare a garantire l’attività di Happiness, fino a quando non si stabilirà - insieme ai giudici - quali saranno le sue sorti. Il primo obiettivo del curatore sarà quello di salvaguardare il marchio, la continuità aziendale e naturalmente i dipendenti rimasti. Che sono, al momento, circa una trentina. Erano molti di più fino a un anno fa, ma poi ci sono stati i primi tagli per contenere i costi e alcuni collaboratori hanno lasciato l’azienda di loro spontanea volontà. I fondatori di Happiness, seguiti dallo studio Dominici di Rimini, hanno intenzione di opporsi al fallimento. "Siamo rimasti sorpresi dalla decisione – si limita a dire per il momento Yuri Scarpellini – perché a nostro parere c’erano tutti i requisiti per evitare il fallimento". ma.spa.