Chi è Laura Fontanot, tra le cento donne italiane più influenti per Forbes

Vice presidente dell’azienda nota nel mondo per la produzione di scale

Laura Fontanot, vice presidente dell’omonima azienda riminese che realizza scale

Laura Fontanot, vice presidente dell’omonima azienda riminese che realizza scale

Rimini, 9 luglio 2022 - Una vera ’scalata’ quella di Laura Fontanot, certificata dall’annuale classifica che la rivista Forbes dedica alle professioniste italiane. Cento profili di donne che grazie a leadership e capacità sono riuscite a dare valore aggiunto ai settori di competenza, dall’arte fino all’economia, contribuendo alla crescita del Belpaese. A questo identikit corrisponde anche la vice presidente dell’omonima azienda riminese, che quest’anno compie 75 anni, divenuta famosa nel mondo per la produzione di scale. Laura Fontanot è tra le 100 donne itate da Forbes Italia.

Laura Fontanot, come si sente?

"Un po’ frastornata per quanto sta accadendo – ci dice – Ma è una grande soddisfazione ricevere questo importante riconoscimento, non posso che condividerlo con tutta la mia famiglia e il team che ogni giorno contribuisce a rendermi orgogliosa di questa azienda". L’impresa è nata nel 1947 nella falegnameria Albini di Rimini. L’entrata della famiglia Fontanot cambiò il nome in Albini & Fontanot. Nel 1970 il salto con la produzione di scale interne che nei decenni a venire proiettò l’azienda su palcoscenici internazionali. Dal 2009 il nome è Fontanot.

Dove nasce questo riconoscimento?

"Non lo considero un traguardo personale, piuttosto è un punto di partenza corale che ci incoraggia a proseguire un percorso imprenditoriale dove tradizione e industrializzazione vanno di pari passo. Sicuramente è un bel modo per celebrare il 75esimo anniversario di Fontanot".

Che aspetto assume ritrovarsi tra le prime cento donne più influenti in Italia, quando la congiuntura economica internazionale sta minando la tenuta delle imprese?

"Con la guerra, la crisi economica, la pandemia potremmo pensare che problemi e priorità siano altri. Al contrario penso che sia questo il momento di valorizzare e dare spazio alle persone che stanno dando il loro contributo, per trascinare l’Italia fuori dalla tempesta. Non mi riferisco a me, ma a tutte le menti nei vari settori che scommettono sul made in Italy".

Lei sottolinea il carattere familiare dell’azienda. Un modo diverso di fare impresa, di cui si è parlato in questi giorni dopo la morte di Leonardo Del Vecchio, fondatore di Luxottica.

"Ho avuto modo di conoscerlo. Era una figura che mi ricorda mio padre. In un’azienda a carattere familiare c’è un modo diverso di approcciarsi al lavoro. Anche nel mio caso, anche quando si parte da un ruolo specifico, in realtà si fa tutto ciò di cui c’è bisogno. Si dà l’anima. C’è un rapporto diverso coi dipendenti e si lavora assieme per raggiungere gli obiettivi".

Festeggerete in azienda il traguardo raggiunto?

"Penso ci sarà un momento ufficiale a cura di Forbes. Io tornerò da Milano a fine mese, qualcosa in azienda lo faremo di certo".