Mangiare fuori casa, impossibile farne a meno

Gli italiani apprezzano bar e ristoranti che mettono in pratica iniziative ecologiche e dichiarano che per loro la convivialità è un momento essenziale

Gli italiani apprezzano bar e ristoranti che mettono in pratica iniziative ecologiche e dichiarano che per loro la convivialità è un momento essenziale. È quanto emerso dal secondo Rapporto Italgrob-Censis presentato alla fiera di Rimini dal titolo "Nuove sfide per la distribuzione: Horeca e il fuori casa".

Una più alta qualità della vita per una società più sostenibilè. Italgrob è la federazione italiana dei distributori horeca, ovvero del canale dei consumi fuori casa. Il settore, grazie all’allentarsi dell’emergenza sanitaria dovuta dalla pandemia da Covid-19, è potuto ripartire modulando l’offerta sulle nuove esigenze dei cittadini. Il 92,9% degli italiani dichiara che lo stare insieme per bere e mangiare è uno degli aspetti fondamentali dello stile di vita italiano.

Il 91,1% delle persone apprezza molto i locali che comunicano in modo trasparente le pratiche ecologiche quali, ad esempio, la riduzione degli sprechi, la differenziata per i rifiuti, il ricorso a prodotti bio o a chilometro zero.

Le pratiche anti-spreco sono particolarmente apprezzate dagli italiani se si pensa che oltre il 57% dei giovani è pronto a portarsi via dal ristorante gli alimenti avanzati dai pasti. "In questo scenario in rapida evoluzione, il compito del governo deve essere quello di affiancare le imprese. In tal senso, si spiega la scelta di destinare una parte significativa delle risorse previste dalla manovra finanziaria al contrasto del caro bollette, il cui impatto minacciava di mettere in ginocchio il tessuto produttivo del Paese", afferma il sottosegretario all’Economia Federico Freni.

"La sfida che Italgrob vuole raccogliere è quella di portare il distributore a essere attore protagonista, e non comparsa "logistica" al servizio del nuovo ecosistema horeca", commenta il presidente di Italgrob Antonio Portaccio. Secondo Massimiliano Valerii, direttore generale del Censis, "la sostenibilità connoterà sempre più le attività economiche e la vita collettiva, ma la tutela dell’ambiente dovrà andare di pari passo con una più alta qualità della vita delle persone, altrimenti non conquisterà il consenso sociale".