GIUSEPPE CATAPANO
Economia

QN Distretti, il turismo cambia pelle. La ‘lezione’ di Rimini: “Le nostre città si alleino”

La nostra iniziativa al Grand Hotel. Il sindaco Sadegholvaad: “Dobbiamo essere uniti”. De Pascale: “Sulla rigenerazione alberghiera non c’è più tempo da perdere”

Rimini, 17 giugno 2025 – Il turismo è un pilastro economico e culturale del Paese, Rimini e la Riviera romagnola ne sono il cuore pulsante. Delle sfide che attendono il settore si è parlato ieri al Grand Hotel nell’ambito della tappa riminese di ‘QN Distretti’, il ciclo di incontri di Quotidiano Nazionale dedicato alle grandi filiere produttive.

I relatori dell'evento. Da sinistra: Katia Cazzaniga, Alessandro Giorgetti, Susanna Jean, Roberta Frisoni, Michele de Pascale, Beatrice Fontaine, Andrea Delfini e Jamil Sadegholvaad
I relatori dell'evento. Da sinistra: Katia Cazzaniga, Alessandro Giorgetti, Susanna Jean, Roberta Frisoni, Michele de Pascale, Beatrice Fontaine, Andrea Delfini e Jamil Sadegholvaad

‘Turismo: il motore dell’Italia che riparte tra innovazione, sostenibilità e identità territoriale’ il titolo dell’evento organizzato da QN con main partner TIM Enterprise e in collaborazione con Ipsos e Grand Hotel di Rimini. Obiettivo: offrire una visione concreta e strategica per il futuro del settore attraverso le voci di istituzioni, imprenditori, opinion leader, esperti e testimonial. Avanti guarda il sindaco Jamil Sadegholvaad, intervenuto con il presidente della Regione, Michele de Pascale, nel panel ‘Il turismo è un’istituzione’ moderato da Valerio Baroncini, vicedirettore de il Resto del Carlino.

“Quello che dobbiamo fare – le parole di Sadegholvaad – è superare una mentalità un po’ provinciale che c’è anche in Romagna quando ci proponiamo sui mercati nazionali ed esteri. L’idea che la competizione sia tra Rimini e Riccione, per fare un esempio, è semplicemente assurda. Rimini e Riccione devono essere un pezzo della stessa offerta turistica, il medesimo discorso vale per le altre località del nostro territorio. Dobbiamo avere la forza di non fare una competizione tra di noi, perché sarebbe inutile”.

L’accessibilità diventa un tema fondamentale e “va migliorata”. Ma serve “una riqualificazione vera del sistema ricettivo. In tanti hanno investito e hanno un ritorno. Occorre anche – sottolinea il sindaco – una politica urbanistica con strumenti che incentivino la riqualificazione. Il Comune ci sta lavorando con il nuovo Pug che ha però tempi lunghi e prova a giocare di anticipo con un Accordo di programma che favorisca gli investimenti per accorpare più volumi e con premi volumetrici, così da liberare suolo per la qualità urbana e nuovi servizi, dalle piscine ai parcheggi”. Altro tema “fondamentale” è quello delle ex colonie. “Dobbiamo trovare il modo per rendere appetibili gli investimenti su quelle strutture. Dobbiamo cercare di rigenerarle. È una sfida che sono convinto stavolta vinceremo”.

Anche per Michele de Pascale uno snodo cruciale è quello della la rigenerazione alberghiera. “A settembre – l’annuncio del presidente della Regione Emilia Romagna – daremo il calcio d’inizio. Non si può più aspettare. Siamo colpevolmente in ritardo”. Si tratta di individuare “norme sulla classificazione alberghiera, norme urbanistiche sulla rigenerazione, strumenti finanziari che aiutino chi vuole investire. Abbiamo bisogno di aumentare la competitività del nostro sistema ricettivo in modo che possa innovarsi. Le nostre norme sono molto innovative per il tempo in cui sono state scritte, molti anni fa. Oggi il mondo è cambiato radicalmente e anche le norme devono cambiare”.​​​​​​

Differenti rispetto al passato devono essere anche le scelte sulle politiche turistiche. “Fondamentale – insiste de Pascale – allungare la stagione. Lo sport è una leva e poi ci sono le città d’arte che hanno un forte margine di crescita. E c’è un potenziale inespresso legato sia al turismo verde”. Dal punto di vista della destagionalizzazione Rimini è senza dubbio un esempio, come sottolineato dallo stesso de Pascale. Il rilancio del prodotto turistico non può che partire “sulla scia delle scelte strategiche che sono state fatte a Rimini. Cosa sarebbe oggi la Riviera romagnola se la città non avesse fatto i suoi investimenti sulle fiere e sui congressi?”. Con una certezza: la Romagna “deve volare” e l’aeroporto di Rimini è “strategico nel piano aeroportuale regionale”.

L’appuntamento al Grand Hotel ha ospitato anche una tavola rotonda su ‘Turismo e territorio: tra sostenibilità e identità’ con il contributo di Beatrice Fontaine, presidente dell’associazione Dimore Storiche Italiane - Emilia-Romagna, Roberta Frisoni, assessora regionale al Turismo, e Alessandro Giorgetti, presidente di Federalberghi Emilia-Romagna. “Quando si parla di identità – evidenzia Fontaine – si fa riferimento anche al patrimonio culturale, perché l’Italia è fatta di immobili storici. La nostra associazione nasce con l’intento di valorizzare, conservare e promuovere le dimore storiche. Noi ci impegniamo nella promozione attraverso una piattaforma digitale ad hoc”. Se il patrimonio culturale è una risorsa per il rilancio, il presidente regionale di Federalberghi, Giorgetti, crede nei distretti e chiede una “legislazione certa. Abbiamo un assessore pragmatico – il riferimento è a Roberta Frisoni, ndr – e da settembre cominceremo a lavorare concretamente con quest’obiettivo”. Una leva, spiega Frisoni, è certamente “quella urbanistica. Ma c’è anche l’aspetto finanziario e bisogna dialogare con il sistema del credito”.