"Superbonus, bloccato il credito: è un incubo"

La testimonianza di una riminese alle prese con il rebus incentivo: "Di colpo si sono interrotte le cessioni e ho perso i risparmi di una vita"

"Superbonus, bloccato il credito: è un incubo"

"Superbonus, bloccato il credito: è un incubo"

Il sogno Superbonus 110% si "è rilevato un incubo". Floriana Bettini è una dei tanti cittadini che ha creduto nella misura del governo, ha investito i propri risparmi di una vita e oggi si trova con il conto in banca ridotto ai minimi termini e tanta rabbia accumulata.

"Quando è uscita la misura del Superbonus, io e mia sorella avevamo già iniziato i lavori di ristrutturazione della nostra casa unifamiliare degli anni ’50. Abbiamo allora deciso, fidandoci di una legge dello Stato , di adeguarla alle norme antisismiche con tanto di efficientamento energetico". Così è partita la trafila di tanti cittadini alle prese con l’incentivo del governo. "Abbiamo cercato un istituto per la cessione del credito, per noi era naturale farlo alle Poste. All’inizio è andato tutto bene. I primi bonifici sono arrivati, e per la presentazione delle pratiche e documenti non c’erano problemi o resistenze".

Poi è cambiato tutto. "Tutto è diventato complicato, anche per portare a termine i lavori. Già il trovare e confrontarsi con i tecnici è stato molto impegnativo. I tempi si allungavano, i tecnici non si facevano trovare. E mentre i tempi si allungavano i prezzi per le materie prime si alzavano". Ma a quel punto i lavori erano in corso e fermarli significava rischiare di perdere le agevolazioni e lasciare tutto fermo per chissà quanto tempo. Così si stringe la cinghia e si fanno sacrifici, come hanno fatto in tanti. Si va avanti mentre i pagamenti sono sempre più onerosi e i soldi che avrebbero dovuto arrivare dalla banche o istituti, non arrivano. Il sistema si blocca.

"La mole di documenti che ci sono stati chiesti alle Poste in un secondo momento era sempre maggiore e a volte contraddittoria con atti chiesti e richiesti. Sia io che mia sorella abbiamo presentato le medesime domande, d’altronde la pratica era quella. Io me la sono vista bocciata per due volte, mentre a mia sorella infine l’hanno accettata". I tentativi vanno avanti, ma "di colpo hanno chiuso tutto, niente cessione del credito e senza dare alcuna motivazione". Anche quando la risposta è affermativa, riuscire a chiudere le pratiche resta un’impresa. "Molto complicato, atti su atti per cercare di farsi accettare la domanda". Non tutti riescono a sobbarcarsi i lavori portandoli a termine anche senza l’aiuto economico dello Stato. "Ci sono chat tra chi è rimasto scottato dal Superbonus, in cui circolano avvisi. C’è chi dice di stare attenti alle proposte che arrivano da parte di soggetti che offrono prestiti. La paura è che dietro ci sia anche dello strozzinaggio".