Congresso Cgil, Giorgia Meloni oggi a Rimini accolta da cortei e proteste

Al Palas anche una delegazione di bagnini per dire "no alle aste"

Congresso Cgil a Rimini, attesa per oggi la premier Giorgia Meloni

Congresso Cgil a Rimini, attesa per oggi la premier Giorgia Meloni

Rimini, 17 marzo 2023 – All’applausometro ha vinto Elly Schlein. Selfie e tanti applausi ieri al Palacongressi per la segretaria Pd, ospite del congresso della Cgil (foto) per il talk show che l’ha vista confrontarsi con il leader del M5s Giuseppe Conte, il fondatore di Azione Carlo Calenda, Nicola Fratoianni di Sinistra italiana e Maurizio Landini, il segretario della Cgil.

Dal palco, la Schlein ha rilanciato la battaglia del Pd "per il salario minimo" e contro la precarietà perché "sotto una certa soglia davvero non si può parlare di lavoro perché è sfruttamento. Ci batteremo perché ci sono più di 3 milioni di lavoratori che sono poveri anche se lavorano". "Per questo – continua Schlein – ho posto il tema all’attenzione del governo e della presidente Meloni: non possiamo più accettare,in una situazione di alta inflazione e rischio di potere d’acquisto delle famiglie, salari così bassi e contratti così precari". E proprio da Rimini ieri la Schlein ha lanciato la proposta di "un tavolo permanente" dei partiti di opposizioni sui temi più urgenti, a partire dal lavoro.

Qualche fischio dal pubblico in sala se l’è preso Calenda, quando il leader di Azione ha affronta il tema della guerra in Ucraina e delle fornitura di armi. "Volete che vi racconto all you need is love o come stanno le cose? Volete che vi dico quello che penso o no...?", la replica stizzita di Calenda ai contestatori. "Va bene tutto, ma mi dite – prosegue – quando avrei votato con la destra? Sulla guerra? Allora ho votato anche con il Pd. Il Pd è di destra?". "Noi con la destra – conclude – non abbiamo mai votato. Informatevi, invece di fare i pecoroni...". Una volta terminato il talk show, la Schlein e Conte sono rimasti a lungo a parlare con il segretario della Cgil Landini. Prima di lasciare il Palacongressi, la neo segretaria Pd ha incontrato una delegazione riminese, guidata dal segretario provinciale dem Filippo Sacchetti e da Emma Petitti, presidente del consiglio regionale.

Oggi al Palas è il giorno della premier Giorgia Meloni. La presidente è attesa intorno a mezzogiorno (arriverà in aereo a Rimini), salirà sul palco alle 12,30. Ci sarà una folta delegazione riminese di Fratelli d’Italia ad attenderla, previsto anche un (breve) incontro, a margine del suo discorso al congresso Cgil. Ad accogliere la premier saranno il prefetto Rosa Maria Padovano e il sindaco Jamil Sadegholvaad: non è escluso che il primo cittadino affronti con la Meloni alcuni temi ’caldi’ di Rimini, a partire dalla sicurezza. Il Palas oggi sarà blindato: la Questura metterà in campo una cinquantina di uomini, tra poliziotti e carabinieri. Le contestazioni alla Meloni non mancheranno. Un gruppo di delegati della Cgil (quelli che non voterà per la rielezione di Landini) ha già annunciato la protesta contro la presenza della Meloni. Annunciato anche il presidio al Palas dell’Unione balneari italiani: i bagnini manifesteranno per chiedere alla presidente di evitare le aste per le concessioni.