Elisabetta Belloni al Quirinale, Pennabilli ci sperava

Corsa al Colle, era rispuntato (ma è poi tramontato) il nome del capo dei servizi segreti che ha in Valmarecchia dove sta ristrutturando la casa di famiglia

Elisabetta Belloni con Ferruccio Giovanetti inaugura la mostra dell’antiquariato

Elisabetta Belloni con Ferruccio Giovanetti inaugura la mostra dell’antiquariato

Rimini, 29 gennaio 2022 - Il leader della Lega, Matteo Salvini aveva dichiarato di volere "una donna al Quirinale" e aveva anche ottenuto la benedizione del grillino Giuseppe Conte: "Lo spero". Oggi avrebbe dovuto essere il giorno di Elisabetta Belloni. Invece la capa del Dis, il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza del Governo Draghi, non haa passato il fuoco di sbarramento alzato da Rnzi e parte del Pd e, al termine della settima votazione, ha raccolto 8 voti. Mentre è ormai certo il mandato bis per Mattarella.

Presidente della Repubblica: lo speciale - I Grandi elettori: chi sono e come sono divisi - Trame, veleni e franchi tiratori

Tuttavia a Pennabilli il fermento era palpabile. Perché la prima donna a capo dei servizi segreti ha solide radici in Valmarecchia. Ha 63 anni, è nata a Roma, ma da queste parti la si nota, infatti, non di rado. I Belloni sono una delle famiglie storiche di Pennabilli e Elisabetta viene spesso nel cimitero del paese, dove sono sepolti i genitori. Il padre, Giorgio Belloni, ingegnere di grande valore, è mancato a 96 anni nel giugno 2020 è stato tra l’altro il progettista del futuribile ponte Punta Penna Pizzone di Taranto, conosciuto anche come ponte Aldo Moro, inaugurato nel 1977. Il nome Punta Penna non è casuale, ma è proprio in onore delle sue origini di Pennabilli.

Presidente della Repubblica, Salvini tratta su una donna al ColleElisabetta Belloni tra i 'papabili' al Quirinale. Chi è la donna a capo degli 007 italiani

Elisabetta Belloni, insieme ad altri parenti, comproprietari, ha una casa nella piazza centrale del piccolo centro della Valmarecchia tanto caro a Tonino Guerra. Ed è questo il segno di quanto lei senta e voglia mantenere il legame con il paese e le origini della sua famiglia. Nel luglio scorso non è voluta mancare per il taglio del nastro della 50ª edizione della mostra mercato nazionale di antiquariato. "Mio padre Gianfranco presidente della Mostra dell’Antiquariato, mancato di recente – dice Clelia Giannini, pennese doc – e suo padre Giorgio, erano grandi amici. Lei mi ha cercato esprimendo il desiderio di mantenere un collegamento con il borgo, dove ha i suoi affetti più cari. Il fatto che faccia ristrutturare la casa è un segno tangibile, anche se lei per lavoro sta a Roma".

Parla quattro lingue (inglese, francese, spagnolo, tedesco) ed è vedova dell’ambasciatore Giorgio Giacomelli, morto a febbraio del 2017. Ha una sorella, Manuela, che vive a Roma, e due nipoti cui è legatissima. Della discrezione ne ha fatto uno stile di vita: in queste settimane i giornali hanno raccontato della sua passione per il running, le lunghe passeggiate al mattino presto, la campagna, i cani.

Il nome della Belloni era circolato già nei giorni scorsi come possibile sostituta di Draghi a palazzo Chigi qualora il premier traslocasse al Quirinale. Non è un mistero, infatti, che sia stimata trasversalmente - nel Pd, nella Lega, nei 5 Stelle, soprattutto dal ministro degli Esteri, Luigi di Maio. Elisabetta Belloni è in carriera diplomatica dal 1985. Dal 1999 ha scalato le posizioni all’interno del ministero degli Esteri senza mai uscirne.

Da Berlusconi a Monti, fino ai governi del , Pd, tutti contribuiranno alla sua ascesa. Con Draghi, passa alla presidenza del Consiglio per guidare il Dis, il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, i servizi segreti, prima donna nella storia italiana. Ha portato l’esperienza e l’equilibrio della civ il servant che, nei suoi anni alla Farnesina, è riuscita a essere equilibrata protagonista di dossier delicatissimi: quello per esempio dei rapporti del nostro Paese, e più in generale degli alleati atlantici, con la Russia, la Cina, la Turchia nella gestione degli equilibri del Mediterraneo. Nella sua carriera non si è mai legata a una famiglia politica, rimanendo prima di tutto una donna delle istituzioni.

Nella sua vita sembra essere una predestinata. E’ stata la prima donna a guidare l’Unità di crisi, la prima donna a dirigere la Cooperazione allo Sviluppo, la prima donna capo di Gabinetto di un ministro degli Esteri, prima ancora di diventare la prima donna alla guida dei Servizi. Potrebbe essere la prima donna al Quirinale, si vedrà.