Elezioni 2022, Gnassi: "Porto a Roma il modello-Rimini"

Il Pd punta sull’ex primo cittadino da capolista nel proporzionale e candidato all’uninominale della Camera: "Sarà sfida fino all’ultimo"

Filippo Sacchetti, segretario provinciale del Pd e Andrea Gnassi

Filippo Sacchetti, segretario provinciale del Pd e Andrea Gnassi

Rimini, 17 agosto 2022 - Elezione sicura per Andrea Gnassi. L’ex sindaco di Rimini sarà capolista nel listino proporzionale e candidato nel collegio uninominale della Camera. Se non vince nel collegio, viene recuperato con il proporzionale.

"Mi tremano un po’ i polsi – attacca Gnassi –. Quando mi hanno chiamato, la mia testa era da un’altra parte, ai lavori che sto facendo, da un anno in qua". Una sfida che, almeno nell’uninomimale, pare disperata, contro Jacopo Morrone: i sondaggi danno la Lega in forte crescita.

"Ho accettato per senso del dovere e responsabilità, per me è un onore – attacca Gnassi –. E perché la gente per strada mi diceva amaracmand, mi raccomando. Nel collegio partiamo con 20mila voti in meno. Sarà una sfida difficilissima, all’ultimo voto".

Ma?

"Ma parleremo di fatti, quelli degli ultimi dieci anni: fogne, lungomare, prodotto turistico; dell’hub energetico in costruzione a Ravenna. I fatti non sono di destra né di sinistra. Se qualcuno ha soluzioni migliori bene. Ma se invece, dopo aver buttato giù Draghi, propone film già visti con meno tasse in 100 giorni, vada a Lampedusa ad aspettare navi di immigrati che non ci sono, si accomodi. I romagnoli sanno scegliere".

Le è stato ritagliato un posto sicuro: cosa farà a Roma per Rimini?

"Andrò in parlamento con l’approccio e lo stile del sindaco, partendo dai temi delle persone, temi trasversali. Proviamo a portare a Roma dei fatti. La Romagna per cambiare Roma".

Auguri.

"La Romagna è un territorio che funziona, e che va quattro volte più veloce di Roma. Penso all’area vasta sanità, gestione idrica, turismo. Noi da Rimini abbiamo guardato Copenaghen e il Nord Europa per cambiare Rimini".

Modello Romagna per la capitale?

"In questi dieci anni abbiamo dimostrato che si possono mettere insieme imprese e lavoro, aggregando forze civiche, politiche e blocchi sociali, andando oltre gli steccati ideologici. So cosa è il riformismo di governo, cosa vuol dire tenere insieme imprese e lavoro, ambiente ed economia".

Capitolo alleanze?

"Noi abbiamo sempre costruito alleanze trasversali, non politiche: ci rivolgeremo a tutti. Andremo di traverso. Come sanno fare i romagnoli. Noi non arriviamo qui per la campagna elettorale. Nei bar c’eravamo prima e ci saremo dopo. Le prendiamo e le diamo. Parliamo a tutti. E poi..."

Dica.

"Sto ricevendo in queste ore messaggi di congratulazioni da sindaci di varia estrazione di tutta la provincia".

Questa legislatura non vedeva parlamentari Pd di Rimini. Lei sarà il primo dopo 5 anni.

"E’ un po’ surreale trovarsi nel pieno di una settimana che per parte delle persone è di ferie, per tanti di lavoro. E parlare di campagna elettorale. Nel pieno di un’emergenza climatica, della guerra, dei finanziamenti del Pnrr da indirizzare è stato buttato più il governo. Sarebbero stato meglio 10 mesi ancora con Draghi, hanno prevalso interessi di partito-bottega".

Sarà una campagna sprint: come se la giocherà, social, comizi, ultraleggeri con striscioni?

"Credo che utilizzeremo i social. Ma indipendentemente dal mezzo, dovremo essere credibili".

Niente comizi?

"Le persone vanno rispettate, chiamarle per un comizio anche no. Andremo noi ’a casa loro’. Magari coi social. Ho capito come i meccanismi della politica creino diffidenza nelle imprese. Sarà una campagna diversa, con meno parole e fuffa".