La riminese Giorgia Bellucci a lezione di politica da Matteo Renzi

Il vice segretario del Pd bacchetta il partito: "Manca una scuola per noi giovani dirigenti"

Giorgia Bellucci con la Boschi

Giorgia Bellucci con la Boschi

Rimini - Renziana di ferro, Giorgia Bellucci è tra i 200 ragazzi a scuola dall'ex premier  al Ciocco per l'iniziativa "Meritare l'Italia". Trent'anni, consigliere comunale di Rimini e vicesegretario provinciale del Pd, la Bellucci ha fatto parte anche della direzione nazionale ai tempi in cui Matteo Renzi guidava il Pd, e l'ha seguito in questa nuova iniziativa. "Ho mandato la mia candidatura, come tanti altri ragazzi, e alla fine mi hanno presa. Quest'esperienza si sta rivelando molto utile: ogni giorno parliamo con esperti e docenti universitari di economia, politica, scienza, e facciamo anche lezioni di giornalista. E Renzi ci segue continuamente: è con noi anche a pranzo".

Quanto si sta parlando al Ciocco della crisi di governo e del possibile accordo tra Pd e M5s?

"Non durante le lezioni. Personalmente, sostengo in pieno la linea votata dalla direzione nazionale".

Ha ancora senso, oggi, frequentare una scuola di politica?

"Assolutamente sì, e sono molto critica con il mio partito, che non fa assolutamente formazione. Da questo punto di vista Renzi, che può piacere o non piacere, è una spanna sopra tutti. Un partito che non insegna, non forma i propri amministratori e dirigenti, sbaglia. Noi giovani consiglieri comunali finiamo sui banchi spesso senza un'adeguata preparazione. Proporrò al sindaco di Rimini Andrea Gnassi, diventato presidente regionale dell'Anci, di provare a istituire almeno un percorso di formazione per i giovani amministratori in Emilia Romagna".

Manuel Spadazzi