Rimini, le dimissioni dell'assessore Massimo Pulini

Lascerà la giunta il 31 gennaio per motivi personali e di salute

Rimini, l'assessore Massimo Pulini si è dimesso (FotoSchicchi)

Rimini, l'assessore Massimo Pulini si è dimesso (FotoSchicchi)

Rimini, 7 gennaio 2019 - L'assessore comunale di Rimini alla Cultura, Massimo Pulini, il 31 gennaio lascerà la giunta. E' lo stesso assessore ad annunciarlo, oggi, in una nota, parlando di motivi "strettamente personali" e in particolare di "motivi, fortunatamente ancora non gravi, di salute e il bisogno di riprendere la mia attività di artista, di ricercatore storico e di docente, quasi interamente sospese in questi anni". Detto ciò Pulini dice che se ne va "arricchito della più intensa esperienza umana e civile che abbia avuto occasione di incontrare nella mia vita e per questo ringrazio e saluto caramente tutti".

E, per sgombrare il campo da ipotesi differenti dai motivi appena elencati, afferma di conservare "come cosa preziosa la stima e l'amicizia trovate e cresciute in questi anni con il sindaco Andrea Gnassi e i miei colleghi di giunta, nonché con il consiglio comunale e le tante persone che ho conosciuto e incontrato".

L'assessore lascia dunque dopo sette anni e mezzo "di intenso e appassionante lavoro", visto che dopo il mandato 2011-2016 in cui, oltre alla delega alla Cultura ha seguito anche quella dell'Identità dei luoghi, è stato rinominato nel giugno del 2016.

"E' stata un'avventura coinvolgente, emozionante, stimolante non solo dal punto di vista del lavoro a servizio della collettività". Pulini dice di sentirsi "orgoglioso di essere parte di un cambiamento della citta' evidente e riconosciuto". In tutto questo periodo, "caratterizzato da un costante impegno su tutti i fronti del settore culturale, ho usufruito di un pieno rispetto della mia indipendenza (intendo la non appartenenza a alcun partito o lista civica) e della mia professionalità".

Il sindaco, da parte sua, si dice convinto che le parole di Pulini "interpretino come meglio non si potrebbe la sua esperienza d'artista e uomo di cultura a servizio della comunità. E' un sentimento reciproco".