Rimini, 2 giugno - MARY G morta per lo stress accumulato. Questa è l’ipotesi che si sente di avanzare Sauro Pari, presidente della Fondazione Cetacea, tra i primi a soccorrere il delfino dopo il suo ritrovamento alla deriva, con la madre, nel porto di Ancona sette anni fa. Ieri all’Università di Padova è stata effettuata l’autopsia dall’équipe guidata dal dottor Sandro Mazzariol.

Presidente, alcuni giorni fa era stato lanciato l’allarme sullo stato di salute del grampo. Da quanto tempo stava male?
«Nel 2009, in accordo con Oltremare (la struttura che ospitava il delfino morto giovedì, ndr), noi avevamo effettuato un programma di monitoraggio sui comportamenti e sulla socialità di Mary G e i risultati erano stati allarmanti: non interagiva con gli altri e Pelè, che è la matriarca, in realtà la teneva lontana dagli altri. Non è vero che l’aveva adottata. Questi risultati erano stati presentati in un grosso convegno nel 2010. I problemi erano ampiamente noti. E noi evidenziammo il tutto al ministero dell’Ambiente e della salute».

E cosa è accaduto?
«Che Oltremare rimase molto male da queste nostre comunicazioni e dalle ipotesi che avanzammo su quello che ritenevamo giusto per la salute dell’animale: ci estromise da tutto quello che riguardava Mary G».

Quali erano queste ipotesi?
«Per noi era necessario riaprire un tavolo con esperti internazionali per capire che cosa era meglio per lei. Non abbiamo escluso nemmeno un programma per un suo possibile reintegro in mare aperto».

Che cosa potrebbe avere provocato la sua morte?
«Mi sento di dire che fosse un animale che viveva in un perenne stato di stress, ma non certo perché la sua istruttrice non c’era più: Mary G soffriva già di stress allora. Inoltre ci risulta che più di una volta fosse stata curata per ferite ai denti in seguito ai morsi ossessivi che dava alle strutture e anche per il fatto che stava troppo in superficie anche quando era molto freddo. Tutti atteggiamenti da forte stress».

Pensa che ci siano state colpe nel suo decesso, visto anche il suo fortissimo dimagrimento?
«A Oltremare ci sono persone competenti e che amano questi animali. Non credo ci sia stata incuria. Mary G è sempre stata accudita al meglio. Adesso attendiamo di vedere gli esiti dell’autopsia».

La storia della sua morte ha già fatto il giro del web. Che reazioni ci sono?
«Molto dure nei confronti di Oltremare. E questo non ha senso».

Monica Raschi