Rimini, 9 aprile 2014 - «Quando ho visto quelle ossa, ho subito capito che c’era qualcosa di strano. Per me erano resti umani». Un pensionato di Poggio Torriana li ha trovati l’altro pomeriggio in un suo appezzamento terriero, ai confini con un bosco a Montebello di Poggio Torriana.

Subito l’uomo ha chiamato i carabinieri che sono corsi sul posto. E là i militari dell’Arma hanno rivenuto un cranio, frammenti di ossa sparse, un femore e una clavicola che, a prima vista, sembrano essere resti umani. La scoperta è stata fatta a circa 40 centimetri di profondità, nella terra, dallo stesso proprietario del campo, dove stava eseguendo dei lavori per poi iniziare la ristrutturazione di un vicino casolare. Ma, dopo le ultime piogge, sul terreno sono stati rinvenuti frammenti di ossa. Insieme ai carabinieri nel podere di Montebello sono arrivati anche gli uomini del servizio veterinario dell’Ausl di Rimini ed il medico legale per una prima ricognizione. E tutto sembra propendere, dalle prime analisi sommarie, per l’ipotesi di resti umani.

Le ossa, in totale una trentina di frammenti. sono state repertate e sequestrate dai carabinieri. Nelle prossime ore saranno portate in Procura a Rimini. Da lì partirà la richiesta perchè vengano trasferite ai Ris di Parma per stabilire con esattezza, tramite l’esame con il carbonio 14 e del dna, se si tratti veramente di restiumane. Difficile dire a quando risalgano queste ossa. I carabinieri tengono aperte tutte le ipotesi: potrebbe trattarsi di qualche caduto durante la Seconda guerra mondiale. Ma resta valida anche la pista di un decesso, più recente avvenuto cinque-dieci anni fa.

«Occorre però che i Ris di Parma stabiliscano, per prima cosa, se sono ossa umane—fanno sapere gli inquirenti—. Poi, una volta accertato scientificamente questo, risaliremo all’epoca del decesso. Qualora fosse recente, andremo a consultare la banca dati a livello nazionale degli scomparsi. Ma ancora è troppo presto». Il mistero delle ossa, dunque, resta.

gr.bus.