"Come me", l'Alibi di fare festa sulla spiaggia VIDEO

Esce il video del nuovo singolo della band sammarinese, tra pop, rock e funky. Aspettando il terzo album

San Marino, 20 giugno 2019 – L'estate, la spiaggia, il funky e “l'umorismo sulla chiusura mentale delle persone attorno a noi”. Esce oggi in anteprima il video di “Come Me” (AT Records), nuovo singolo degli Alibi in collaborazione con Aria Studio. “Una canzone estiva, nata un po' di corsa, la prima scritta dopo essere entrati in società (la SorryMom, ndr)”, racconta Alessandro, “il più logorroico” del gruppo nato e cresciuto in quel di San Marino. Contro il piattume dell'essere commerciali. Loro fanno “la musica che ci piace”.

“Come Me” è pop e rock allo stesso tempo, con la voglia di “parlare con leggerezza di un atteggiamento un po' egocentrico che ci fa sorridere”. L'ascolti e ti scatta il ritmo. Ti resta in testa. Alla vigilia del tour estivo (www.alibimusica.com), un pezzo da infilare a buon diritto nella colonna sonora di un viaggio verso il mare e la festa sulla sabbia. Quello del video, diretto da Joseph Nenci (JphProduction), che mostra una band allegra e festaiola mentre suona in uno stabilimento balneare contornata da gente allegra in pieno mood estivo.

La spensieratezza di un brano che anticipa il prossimo album. Sempre con la loro impronta. Uno stile unico, tra Negramaro, Negrita e Timoria – perché no -. Ma si parla anche di jazz, fusion, elettronica. In italiano. Una sfida per gli Alibi della prima ora, venuti su a pane e rock (inglese) dei Settanta e Ottanta, tra Bon Jovi e gli Aerosmith. Enrico Evangelisti (voce/tastiera), Alessandro Zonzini alla chitarra, il basso Riccardo Gasperoni e Leonardo Canghiari a batteria e percussioni, hanno capito che possono stare nella musica a modo loro dopo l'uscita dell'album omonimo “Alibi”. Prima il singolo “Visione”, ora “Come Me”. “Quello è stata la prima pagina della nostra storia, che racconta chi siamo”, continua Alessandro. “Rise” era stato il preambolo. La salita, il progresso come rockband.

Per il secondo capitolo “bisogna intanto capire l'idea”. Ma senza dimenticarsi di “rimanere con i piedi ben saldi a terra in ogni situazione”. Certo, “dobbiamo continuare l'onda di felicità che ci è arrivata e che vogliamo trasmettere con il video del nuovo singolo”. Inseguendo il “sogno magico di arrivare in alto”. Di poter “fare quello che fanno i nostri idoli”. Il minimo è vivere di musica. Per ora Enrico studia al Conservatorio di Cesena, Alessandro e Leonardo lavorano da impiegati, mentre Riccardo è iscritto a Ingegneria civile. Ma se domani capitasse l'occasione di un talent? “Ce lo siamo chiesti spesso – confessa il chitarrista -. Possono essere una scorciatoia verso il successo, ma anche la fine. E allora, se ce lo proponessero e ci potesse servire, allora sì che ci penseremmo. Altrimenti è meglio la gavetta. Sperando non ce ne sia bisogno”.

Perché “la musica per noi è tutti, e lo dico anche a costo di essere scontato e banale”. Eppure è così. Lo leggi tra le righe dei loro testi mai banali, l'ascolti inseguendo le loro note sul pentagramma: “Con la musica esprimiamo la nostra sincerità, la musica ci aiuta ad arrivare alle persone raccontando fatti concreti, che accadono e ci accadono”. Sempre con la voglia di fare, di inventare, di divertirsi. E di contaminarsi, perché nella loro musica c'è spazio per tutto: “Non chiuderemo mai la porta in faccia alla creatività”. Perché “vita non è come guardarsi allo specchio e aspettare che ti dia un riflesso. Si che lo è una possibilità che non si nega mai a nessuno. Voglio solo la libertà. La magia di questa età”.