Santarcangelo (Rimini), 10 agosto 2018 - Non è più la ragazzina acqua e sapone degli esordi. Di quando – nel 2003 – dopo aver aver vinto il concorso Elite model look, Chiara Baschetti iniziava da Santarcangelo (anzi, da Sant’Ermete) la sua luminosa carriera da modella, diventando una delle più famose indossatrici italiane. Chiara ora è un’attrice, ma soprattutto è una donna che si batte per le altre donne. Lo fa insieme all’imprenditore sardo Pier Greco e ad altre donne, della politica e non solo: da Alessandra Zedda, ex assessore e attuale consigliere regionale della Sardegna, ad Alessandra Moretti, consigliere regionale del Veneto, alla criminologa Flaminia Bolzan. Insieme hanno fondato l’associazione (un anno fa) ‘Divieto di femminicidio’. Convegni, incontri, e altre iniziative: l’associazione, anche «se piccola e finora autofinanziata», si sta muovendo.
Ha mai incontrato donne vittime di violenza?
«Molte, purtroppo. E dopo averci parlato, ho capito che semmai mi capitasse di avere a fianco un uomo che mi fa del male, che esercita violenza fisica e psicologica, lo andrei subito a denunciare. Per come sono fatta io, non riuscirei mai ad accettare certi sorprusi».
Lavora in un ambiente, quello dello spettacolo, dove non di rado le donne subiscono molestie e ricatti. Le mai è capitato?
«Per fortuna no. Ma questo forse dipende anche da come sono fatta io. Ho conosciuto donne, colleghe, che hanno saputo ‘usare’ in modo corretto la loro femminilità, senza mai spingersi oltre certi limiti, e altre più fragili che hanno fatto incontri sbagliati».
Perché ha deciso di impegnarsi in prima persona contro la violenza sulle donne?
«Volevo metterci la faccia, e poter fare qualcosa di concreto. Ricordo mio nonno, molto autoritario con mia nonna. Una volta nella società la cultura maschilista era sicuramente più radicata, oggi meno, ma ci sono tante donne ancora che ‘sopportano’ le violenze dal compagno, o perché non si sentono all’altezza, o perché hanno paura di non riuscire a farcela da sole economicamente. La Zedda è riuscita a far approvare in Sardegna la legge sul reddito di libertà, che permette alle donne che denunciano di avere un sostegno economico. Ci batteremo affinché diventi una legge nazionale».
Ha conosciuto Gessica Notaro, la riminese sfregiata con l’acido nel gennaio 2017?
«No, ma è stata molto coraggiosa nell’affrontare la tragedia. Purtroppo lo sfregio è diventato sempre più frequente. E so bene cosa significa, per una donna, aver paura di perdere la propria identità».
«Assolutamente sì. Ho fatto provini per altri film, ho ottenuto due ruoli in altrettante serie che saranno girate a breve. Voglio fare tanta gavetta: questo è il mio lavoro e voglio puntare al massimo!».