Enrico Vanzina a Riccione, "Illuminato dal sole della riviera"

Lo sceneggiatore sta trascorrendo qualche giorno di riposo nei luoghi dove è ambientato il suo ultimo film

Enrico Vanzina a Riccione

Enrico Vanzina a Riccione

Riccione (RiminI), 13 agosto 2020 - Vacanze riccionesi per Enrico Vanzina. Accompagnato dall’inseparabile moglie, lo sceneggiatore-scrittore ha programmato un’intera settimana in riviera, per gustare in pieno relax quelle atmosfere raccontate nel’ultimo film che ha scritto (lo dirige il duo Younuts!), 'Sotto il sole di Riccione', che spopola su Netflix. Enrico, che con il fratello Carlo, scomparso due anni fa, ha raccontato meglio di tanti saggi le vacanze degli italiani, orasi appresta a scrivere un nuovo libro e a girare un altro film

In ferie a Riccione, perché? "Sono tornato qui per un senso di riconoscenza e di dovere nei confronti di questa città, perché la situazione del Covid ha impedito di fare una bella proiezione, magari in spiaggia, del film che abbiamo girato qua. Ci tenevamo tutti ma questa situazione di emergenza e anormalità ha consigliato di non farla. Così, visto che questo ha portato fortuna anche a me, sono tornato per il senso di amicizia nei confronti di questa località che ho riscoperto tardi nella vita".

Come e con chi sta trascorrendo questi giorni? "Resterò qui fino Ferragosto in compagnia di mia moglie. A Riccione ho allacciato una serie di amicizie, per strada con me sono tutti gentilissimi e affettuosi. C’è una bella atmosfera! Mi fa piacere vedere che di fronte a questa disgrazia mondiale che ha distrutto vite, lavori e futuro di tante persone, qui tutti si siano rimboccati le maniche per rimettersi in moto. Vedo tanta gente e una bella atmosfera anche in spiaggia. Le persone sono molto responsabili, c’è molta attenzione al distanziamento. Siccome il turismo è uno dei settori più colpiti, sicuramente quest’estate non sarà una catastrofe. Gli italiani sono venuti, dando un’iniezione di fiducia e questo mi fa molto piacere".

Come ha trascorso i giorni della pandemia e cosa le hanno lasciato? "In quel periodo mi sono dato da fare e per questo sono un po’ romano-romagnolo. Ho pensato che occorreva reagire: ho quindi scritto un film e un libro. Ho cercato di riannodare dei rapporti, sentendo vecchi amici. Ho anche suonato il pianoforte, che è la cosa che mi diverte di più. Ho fatto insomma tante cose in grande tranquillità, non mi sono abbattuto, ho piuttosto riflettuto".

Il primo luglio è intanto uscito il film ’Sotto il sole di Riccione’. "È accaduto nel primo post Covid e ha rappresentato una specie di grido di speranza. Il film, multigenerazionale, è piaciuto tantissimo ai ragazzi ma anche ai grandi. È stato una specie di ritorno ai sentimenti veri. Questo è un film nazionalpopolare che si può vedere in famiglia con nonno, nipote e padre".

Il Covid-19 ha fatto saltare la presentazione ufficiale del film in riviera, recupereremo? "Vedremo, magari più avanti. Sarebbe stato bellissimo vederlo in un’arena sotto le stelle su maxischermo, intanto Sotto il sole di Riccione, da quando Netflix sta in Italia è il film più visto. Il prossimo anno andrà poi in onda su Canale5 e avremo un enorme rilancio. Sarà un’enorme vetrina".

Un accenno sul nuovo libro? "Uscirà in febbraio, ma non posso dare delle anticipazioni".