Filippo Roma, la Iena di Pennabilli

"Un luogo magico, dove spero di tornare"

Filippo Roma

Filippo Roma

Rimini, 13 settembre 2019 - Una Iena che ha origini a Soanne di Pennabilli? Sì, parola di Filippo Roma. Non tutti sanno infatti che uno degli inviati storici e più conosciuti de Le Iene, il programma Mediaset di inchieste e reportage in chiave satirica, ha trascorso molta parte della sua infanzia e adolescenza proprio in Alta Valmarecchia.

«Mio padre è nato a Pennabilli e nel piccolo borgo di Soanne ci viveva fino a un decennio fa mia nonna Maria Sacchetta – racconta Roma, specializzato in inchieste sulla politica –. Io ora ho 50 anni e in quei luoghi sono rimasti solo dei cugini da parte di mio padre. Però ogni estate, quand’ero piccolo, mi trasferivo per qualche settimana in Alta Valmarecchia. Dormivo con i miei genitori nell’albergo vicino al lago di Andreuccio».

Il ricordo più bello di questi luoghi?

«Mi ha sempre dato idea di essere un luogo dello spirito. Quei boschi hanno qualcosa di magico. La Valmarecchia non ha nulla da invidiare a Toscana e Umbria. Il ricordo più bello è quello legato alla mia bisnonna Veronica, con stupendi occhi azzurri. Era l’estate del ’76 ed era appena morto mio nonno materno, giovanissimo. Stavo passeggiando lungo un sentiero con lei, quando le chiesi “ma se il nonno Mario è morto così giovane, perché tu che hai più di 90 anni sei ancora viva?“e lei mi rispose “perché io resto nascosta tra questi monti e Dio non mi vede”. Sono tantissimi i racconti pieni di poesia che mi restano di quei posti».

Da quanto tempo non viene a Pennabilli?

«Da almeno 12 anni. Abitando a Roma è molto lontano e non ho un’abitazione sul posto. Ma vorrei tornarci presto con i miei figli di 19 e 15 anni».

È rimasto legato a qualcuno là?

«Sì, con qualcuno ho stretto amicizia sui social e mi sono iscritto anche a un gruppo pubblico. Il legame con Soanne è per sempre, una parte della mia vita è stato quel piccolo borgo».

A Rimini mai stato in vacanza?

«Quando sono arrivati gli anni delle scuole superiori e le tedesche. Le vacanze le facevo in Riviera proprio per rimorchiare».

Secondo lei ancora oggi Rimini è amata a livello turistico?

«La gente in Riviera è simpatica e gentile. Certo, manca un po’ la Rimini degli anni Ottanta, quella descritta da Tondelli, ma è sempre una bella città. Ci sono passato mesi fa per un servizio sulla deputata Giulia Sarti e ho incontrato anche il sindaco Andrea Gnassi. Mi sembra un politico disponibile e serio, e questo è già positivo».

Quando ridiventerà Iena?

«Il 24 settembre e sempre da inviato politico. E c’è già tanto da fare» sorride.