Rimini, clamoroso successo di Ligabue a Riccione, accolto da 2mila fan

In sala anche Kasia Smutniak e il produttore Domenico Procacci

Luciano Ligabue e Kasia Smutniak a Riccione per il film Made in Italy (Foto Concolino)

Luciano Ligabue e Kasia Smutniak a Riccione per il film Made in Italy (Foto Concolino)

Riccione, 3 febbraio 2018 -  Strepitoso successo per Ligabue che venerdì sera per la presentazione di Made in Italy è stato accolto da una calorosissima folla da stadio tra fiori e cartelli inneggianti il suo film. Oltre 2.000 le persone che in due proiezioni si sono riversate nell’ovattata Sala Concordia del Palacongressi per l’occasione trasformata nella più grande monosala cinematografica d’Italia. Al fianco del grande rocker, e in questo caso regista di Correggio, l’attrice Kasia Smutniak (Sara) protagonista del film assieme a Stefano Accorsi (Riko), e il produttore Domenico Procacci. Al loro ingresso, annunciato da Remigio Truocchio, patròn di Ciné, grande standing ovation (FOTO).

Si è così ripetuto il successo dello scorso luglio, quando sullo stesso palco, in occasione delle Giornate del Cinena, Ligabue con Accorsi e la Smutniak, hanno annunciato il suo film, allora in lavorazione, davanti a 2.000 esercenti e altri operatori di tutte le major del mondo cinematografico. Come in quell’occasione fan in delirio, alcuni hanno regalato dei bouquet di fiori ai loro beniamini, altri hanno innalzato dei cartelli con su scritto “Grazie Liga”e frasi chiave del film, come “Cosa ci faccio qui”.

Non sono mancate le domande alle quali gli artisti hanno risposto puntualmente dopo l’incontro con la stampa. In tanti tra la presentazione e la proiezione di Made in Italy, sul megaschermo da 14 metri per 5,50 solitamente riservato agli esercenti, si sono riserversati ai piedi del palco, contenuti da un cordone di sicurezza. Il Liga non si è negato e in tanti hanno portato il suo autografo a casa.

Entustiasta per la straordinaria accoglienza che la riviera gli riserva in ogni occasione, Ligabue ha sciorinato i pregi dei romagnoli: “invidiamo la qualità lavorativa, l’olio di gomito, l’ingegno, per cui qui c’è un turismo che funziona per chiunque, dal pensionato di settantanni al ragazzino di dodici anni, ognuno trova motivo per passare qua le vacanze. E’ anche frutto dell’accoglienza . Giro parecchio e ho sempre pensato che se quest’accoglienza riminoriccionese fosse la stessa altrove, il turismo decuplicherebbe”.

Ligabue, felice coglie intanto i buoni frutti della sua ultima fatica, ma cosa ci riserververà in futuro, un’altra “chicca” musicale o cinematografica? “Non so cosa farò nella mia vita, in quasi trent’anni ho prodotto tantissimo, album, libri e tre film che ho scritto e diretto, mi piace pensare che ci sia ancora possibilità di farmi sorprendere da una storia che diventi così importante da farci un film, poi perchè no, potrebbe anche essere ambientata qua”.

Sulla lavorazione di Made in Italy, ricco di buoni contenuti commenta: “La cosa che mi ha più appassionato nel girarlo è stato il lavoro con gli attori, più intenso, approfondito, appassionante e capace di sorprendere più dei precedenti. La cosa che invece mi mandava più in ansia era il fatto che in qualche modo è impossibile fare un film, così come lo si ha in testa, perché cambia location e poi le cose si creano sul set. Si ha la perceziome di perdere il controllo di quello che si ha in mente e che si è scritto, poi però si capische che in realtà non è così, perché quel prodotto prende vita anche in modo migliore.

Ho fatto questo film, a sedici anni dal precedente (Da zero a dieci), che avevo girato in pellicola, questo invece poteva produrre una certa ansia”. Già, l’ansia che inevitabilmente ha accompagnato anche il produttore Domenico Procacci, che racconta: “Sia questa che la precedente esperienza sono state molto belle, forti, avevo tanta voglia di tornare a lavorare con Luciano e dopo aver ascoltato a Correggio le canzoni diventate l’album Maade in Italy e la storia che lo collegava, siamo partiti rapidi, tra i 40 gradi dell’estate a Reggio Emilia”. Un’avventura anche per la Smutniak che ricorda il suo provino fatto a Milano in hotel. “Quando Luciano me l’ha chiesto ero un po’ in crisi, non mi sentivo nella parte _ confessa _, non sapevo come interpretare Sara. Poi sul set mi sono lasciata andare, affiancata da Accorsi persona generosa, ci siamo subito capiti”.

E’ nato così Made in Italy, reale spaccato di tante vite familiari del nostro Paese, imperniato sull’avvincente storia di Sara e Riko. Per vivere la serata in modo speciale, PalaRiccione e Giometti Cinema hanno creato un evento nell’evento Con il ticket “Be eye”, prima delle due proiezioni del film, distribuito da Fandango, numerosi fan hann hanno partecipato al buffet sulla terrazza del palacongressi, dove hanno ricevuto anche un cd con la colonna sonora del film e la locandina originale. Il fotografo Chicco De Luigi per l’occasione ha scattato delle foto agli ospiti della terrazza in pubblicazione su Facebook.