Accursi: "Il biancorosso è la mia seconda pelle"

Il 19enne attaccante del Rimini, cresciuto nel vivaio, sta trovando sempre più spazio nelle gerarchie di mister Gaburro

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di Donatella Filippi

Casa e bottega. Al ‘Romeo Neri’ Diego Accursi ci va a piedi ad allenarsi. Ed è così fin da quando era ragazzino. Borsa in spalla da via Pascoli raggiungere Piazzale del Popolo in fin dei conti è un attimo. La maglia del Rimini l’attaccante riminese l’ha iniziata a indossare a 13 anni, arrivando dalla Polisportiva Stella. "Ho iniziato lì – racconta Accursi, 19 anni compiuti a gennaio e un diploma di ragioneria, rigorosamente al Valturio, in tasca – poi sono passato al Rimini. E da casa mi sono allontanato poche volte". Un’esperienza nelle giovanili a Santarcangelo, poi la scorsa stagione alla Vis Pesaro in prestito. A farsi le ossa. E quelle ossa sono decisamente diventate più robuste. Tanto che Marco Gaburro, tra coppa e campionato, in questa stagione, lo ha tenuto sempre sotto gli occhi. Tre volte si è alzato dalla panchina per scendere in campo in Coppa Italia, una in campionato nella gara casalinga contro l’Olbia. Un centinaio di minuti, o giù di lì. "Di questo sono felice – sorride – Perché il mio obiettivo non può che essere quello di riuscire a ritagliarmi uno spazio. Sentire la fiducia del mister per me è importante. Ma anche quella dei compagni con i quali ho un ottimo rapporto". Dalle mani di Cinquetti e Magi nel settore giovanile, a quelle di Gaburro ormai stabilmente in prima squadra. E per lui, pensando alla gara di domenica in casa della Recanatese, potrebbero aprirsi prospettive importanti, dopo l’ottimo impatto avuto mercoledì sera in coppa contro il Vicenza.

Con Mencagli infortunato e Vano squalificato... "Magari – non riesce quasi a dire altro Accursi – Potrebbe essere una bella opportunità". Ad Accursi non manca la rapidità, ma il giovane attaccante riminese contro il Vicenza ha dimostrato anche di avere spalle già forti. "Mi piace cercare la profondità – si racconta – ma anche venire incontro. Il mio punto forte, magari, non è proprio il fisico, ma credo di avere altre caratteristiche. Sono alto, ma forse un po’ troppo esile".

Per il momento Accursi studia da chi ne sa di più. Osserva e si allena forte. Poi i risultati si vedono in campo. Anche se contro il Vicenza... "Peccato aver subito quel gol nel recupero che poi ci ha portato ai supplementari e ai rigori. E alla fine a salutare la coppa – dice – C’è un po’ di rammarico, ma ora diamoci dentro con il campionato".