Brilla la stella di Lucia "Penso solo a migliorare"

Tennis: la Brozetti numero 65 al mondo dopo la finale conquistata a Palermo "Gli obiettivi? Non ne ho mai, mi concentro soltanto sul gioco"

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Quella di Palermo non è stata certo una settimana qualsiasi, per Lucia Bronzetti (nella foto a sinistra con Francesco Piccari). In terra di Sicilia la 23enne ‘racchetta’ di Villa Verucchio ha conquistato infatti il suo miglior risultato in carriera, cioè la conquista della finale in un torneo del circuito maggiore, finale che le ha portato in dote tanti preziosi punti, così da essersi ritrovata lunedì al numero 65 della classifica mondiale, suo best ranking. "Non me l’aspettavo proprio – ammette Lucia, che si è cancellata dal Wta 250 di Praga e in questi giorni si allena ad Anzio, la sua ‘casa’ tennistica –. Mi sono trovata a vincere delle partite difficili, complicate". Già, di Caroline Garcia e dell’amicarivale Jasmine Paolini gli ‘scalpi’ più eccellenti, in due incontri nei quali aveva sempre perso il set iniziale. Ma la Bronzetti non è tipo che demorde, che si scoraggia. La concentrazione è costantemente al top e la sua forza mentale l’ha aiutata diverse volte a uscire da situazioni di impasse. Ma qualche rimpianto per la sconfitta in finale con la rumena Begu c’è? "No, assolutamente, anche perché non ero a posto fisicamente, avevo problemi agli addominali e lei ha giocato veramente bene", è serena l’allieva dei fratelli Piccari, che da Palermo ha raggiunto direttamente Anzio per allenarsi. E nel centro laziale rimarrà fino al 10 agosto, quando trasvolerà l’oceano. "Ho in programma due tornei in Canada, a Vancouver e Granby, quindi prenderò parte allo Us Open", rivela Lucia, che nello Slam statunitense sarà tranquillamente nel tabellone principale, mentre solo un anno fa si ritrovò a uscire al primo turno delle qualificazioni. Non chiedetele però quale traguardo si prefigge, la tenace giocatrice di Villa preferisce mettere a fuoco altre cose. "Obiettivi non ne ho mai, penso piuttosto al gioco, a migliorare. È quella la cosa più importante", precisa la Bronzetti, che a Palermo era stata raggiunta dal babbo e dal fratello.

E anche sugli aspetti tecnici sui quali deve progredire, Lucia ha le idee piuttosto chiare. "Innanzitutto devo lavorare sulla manualità, così come voglio cercare di guadagnare un po’ di campo, devo fare un passo avanti. Tutto il resto, classifica Wta compresa, viene di conseguenza", è chiara la numero 65 al mondo, che nel quarto di finale con la Garcia a Palermo è rimasta in campo fino alle due e mezza di notte, non proprio l’orario ideale. Ma ne è valsa sicuramente la pena.

alb. cresc.