Rimini, 2 febbraio 2012 - UNA MATTINATA d’inferno in autostrada, poi le strette di mano con i compagni e il primo allenamento. La neve Daniele Degano se l’è trascinata da Alessandria a Rimini. «Proprio così. E’ stata durissima arrivare, ma alla fine è andato tutto bene». Con tanto di prime impressioni positive registrate. «Ottime direi — spiega l’attaccante milanese che martedì sera i biancorossi hanno acquistato in prestito dall’Alessandria —. Mi sono subito reso conto che il gruppo è compatto e che c’è tanta voglia di fare. In partitella ho visto certe ‘legnate’...».

 

Cosa che Degano non aveva trovato nel club piemontese partito con grandi ambizioni. «E forse il problema è stato proprio questo — racconta —. Le aspettative erano tante, poi quando sono arrivate le difficoltà di conseguenza ci sono stati anche i problemi. Qui a Rimini, invece, vedo proprio il contrario. Il primato in classifica e un gruppo che ha grande stima nel suo allenatore e viceversa stanno facendo la differenza. E io sono contento di essere qui».
E NON di passaggio. «Negli ultimi anni mi è successo un po’ di tutto — rivela Degano che in questo campionato ha collezionato sei gol con i grigi di Sonzogni —. Mi sono piombati addosso tre fallimenti e quindi ho perso tanti anni di contratto. Ma questa è acqua passata e spero che Rimini possa rappresentare per me un punto di partenza e anche di arrivo. Non sono qui di passaggio. E’ vero che sono in prestito per quattro mesi, ma spero tanto che questo sia solo l’inizio di una grande avventura. Non si dice per scaramanzia, ma se le cose dovessero andare come devono...».

 

POI CI SONO le questioni di campo. «Ricordo il Rimini della gara d’andata con l’Alessandria. Non fu una bellissima partita, ma in quell’occassione i biancorossi avevano corso più di noi che eravamo reduci da un cambio in panchina. Il campionato? E’ decisamente livellato e alle nostre spalle ci sono squadre davvero attrezzate, quindi sarà una bella sfida restare lassù in classifica battendo anche le avversarie più agguerrite. In carriera ho giocato come seconda punta, ma anche come esterno. Mi metto a disposizione del mister e dei compagni con grande umiltà. La mia è stata una scelta ponderata visto che avevo anche altre offerte, ma volevo il Rimini e sono arrivato proprio qui per fare qualcosa di importante».