"Cividale acqua passata. Ora c’è Ravenna"

Aristide Landi volta pagina dopo il tonfo dell’Rbr in quella che è stata numericamente la sconfitta più pesante accusata nella stagione

"Cividale acqua passata. Ora c’è Ravenna"

"Cividale acqua passata. Ora c’è Ravenna"

Quando una sconfitta assume proporzioni vistose – e il -23 dell’altra sera a Cividale rientra in questa categoria, essendo stato addirittura il passivo più pesante subìto dalla Rinascita in questa stagione, ancora peggio della legnata rimediata nel derby di Forlì, quando i ‘cugini’ chiusero sul +22 – è sempre difficile individuare il confine tra i meriti degli avversari e i demeriti propri. Perchè se è lampante che i furlani si sono resi protagonista di una prestazione balistica davvero eccellente nelle conclusioni dalla distanza (1627 da tre, meglio rammentarlo, parliamo del 59.3%), è altresì vero che i riminesi sono arrivati spesso con quel mezzo passo di ritardo e non c’è stata neppure quella ‘garra’ che in tante altre occasioni si era manifestata.

"Cividale in avvio ha fatto davvero sempre canestro, anche in situazioni non semplici – osserva Aristide Landi, che in Friuli ne ha messi 9 con 38 nel tiro su azione –. Noi magari non siamo stati aggressivi, concentrati come in altre partite, ma alla fine credo pure che un passaggio a vuoto ci possa stare, anche questa è la pallacanestro. Va inoltre detto che eravamo un po’ acciaccati, influenzati, ma non dev’essere assolutamente una scusante", chiarisce la 29enne ala forte di Rbr, giocatore che si è aggregato al gruppo nell’ultima decade di novembre. Con lui RivieraBanca ha un record sul campo di 10-6, bilancio che resta largamente positivo anche togliendo il blitz di Ferrara. Il pesante tonfo di Cividale allontana sensibilmente i biancorossi dal sesto posto, cioè dai playoff garantiti, anche se una tenue speranza ancora c’è (servono due vittorie riminesi, a fronte di due sconfitte della Fortitudo Bologna).

"Metterci a fare dei calcoli credo che non ci porti da nessuna parte – sostiene Landi –. Noi dobbiamo avere in testa un solo obiettivo: vincere a Ravenna e battere Pistoia in casa. Stop. Poi vedremo come siamo messi". Il numero 35 di Rinascita si sente poi di escludere che a Cividale la squadra abbia accusato un po’ di sindrome da ‘pancia piena’, con la salvezza che era stata appena conquistata. "In settimana c’eravamo allenati molto bene, nessuno aveva fatto mezzo passo indietro, pertanto mi sento di escludere questa eventualità. Vi garantisco che torneremo subito tosti, aggressivi. Non ci è piaciuto per niente perdere così".

alb.cresc.