"Con Mantova vincere è imperativo"

Coach Ferrari senza mezzi termini verso il match casalingo di oggi: "Dovremo giocare da vero gruppo"

Migration

Non c’è storia, non c’è tradizione nel match che opporrà oggi al Flaminio la Rinascita agli Stings Mantova (palla a due alle 18, fischiano Dionisi, Giovannetti e Morassutti). Per l’Rbr ci sono ‘solo’ – e le virgolette sono più che mai opportune – pressanti interessi di classifica. Una graduatoria che vede i biancorossi decisamente in affanno in questo girone Rosso di A2, con quei due punti racimolati che sono lì a raccontare l’unico sorriso, l’80-65 contro Ferrara del 22 ottobre, quasi un mese fa. Prima e dopo solo sconfitte che peraltro ci stavano, eccezion fatta naturalmente per l’inopinato scivolone di Chiusi, quando un robusto +20 venne malamente scialacquato. E adesso Rimini non ha troppe alternative.

"In un modo o nell’altro dobbiamo uscire dal campo con una vittoria – non si nasconde coach Mattia Ferrari –. Abbiamo avuto una buona settimana di lavoro, senza intoppi. Arriviamo pronti e desiderosi di portare a casa il match, al di là del valore dell’avversario". Già, sul parquet ci sarà pure la formazione lombarda, squadra che sin qui ha viaggiato al 50% di percentuale-vittorie (3-3) con una gara da recuperare. Mercoledì sera il non facile successo interno su Chieti, in una partita che non si stava mettendo affatto bene. Prima ci pensavano Veronesi e Cortese a ricucire lo strappo, quindi era Myles, l’americano guardia-play, a chiuderla nel finale con una tripla sul 74 pari e i tiri liberi. "Questo dà l’idea della qualità di Mantova, formazione dove in tanti possono essere protagonisti", osserva il tecnico di RivieraBanca, che per un biennio a Legnano allenò Matteo Palermo, il 31enne play ex Santarcangelo che sta recuperando la migliore condizione dopo un intervento alla spalla e un’infiammazione al tendine d’Achille. "Un ragazzo che fu un po’ da addomesticare nei primi tre mesi, poi, quando prese il ritmo, andò decisamente bene e da lì spiccò il volo verso Verona", ricorda Ferrari.

Coach che per il delicato confronto con gli Stings augura alla sua Rinascita "di non perdersi quando la partita diventa vera, non dobbiamo smettere di giocare assieme, sarà fondamentale avere la capacità di rimanere lucidi. Sarà importante – continua il coach di RivieraBanca – avere un forte impatto agonistico sulla gara, dovremo essere decisi in ogni cosa che facciamo, nello spendere un fallo e via dicendo". In avvio l’Rbr si affiderà sempre ai ‘soliti noti’, vale a dire a Tassinari, Johnson e Bedetti sul perimetro, più Masciadri e Ogbeide nei paraggi del canestro. "Mi aspetto una risposta emotiva da parte di tutti", ci crede Ferrari, che due mesi fa, il 21 settembre, incrociò Mantova in uno scrimmage sul ‘neutro’ di Anzola, con la Rbr che alla fine prevalse 83-72. Ma i lombardi non avevano Palermo e Myles, due assenze non certo da poco, mentre la Rinascita era al completo. Ogbeide ne imbucò 17 tra i biancorossi, 20 di Veronesi tra gli Stings.

alb.cresc.