Crow, canestri chirurgici per aver ragione di Faenza

Nel successo dell’Rbr è nitida la firma dell’ala, che apre il match con una ‘grandinata’ e chiude poi il discorso nel quarto periodo

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Ha dato la spallata iniziale, con 8 punti spremuti in un battito di ciglia, ‘grandinata’ che avrebbe potuto scoraggiare Faenza, sin dalla palla a due rintanata nella zona. E nel quarto periodo, dopo che i ‘ravennati’ si erano riaffacciati a -6, è stato sempre lui, Nicholas (Jack) Crow, a mandare in pezzi il fortino avversario con altri 8 punti figli di due bombe e una conclusione da due, col risultato che tornava a sorridere alla Rinascita (da 56-50 a 64-50, con il coach ospite che si rifugiava nel timeout, 7’20’’ alla sirena). "E’ stata comunque una partita scorbutica – attacca l’ala riminese –, la classica gara dove loro, lamentando assenze pesanti, non avevano nulla da perdere. Personalmente mi sarebbe piaciuto giocare contro un Faenza al completo, va pure detto che affrontare una squadra rimaneggiata non è mai facile, vengono fuori degli accoppiamenti sempre particolari. Tanto di cappello a loro per come sono stati in campo", rende onore agli avversari Crow, 21 pt alla fine con un tonico 511 dall’arco dei 6 e 75, quelle triple scagliate con molta frequenza dall’Rbr, quasi una al minuto, per un 1237 da tre che era leggermente meglio delle percentuali di squadra tenute sin qui (32% contro 29%). Forse avete un po’ abusato con queste soluzioni…

"Mah, quando gli avversari si chiudono dentro l’area e ti lasciano più libero sul perimetro, quel tiro devi prenderlo. Sì, magari potevamo diversificare un po’ di più le conclusioni, ma non era semplice: Tommy (Rinaldi, ndr) in post basso veniva triplicato", osserva Nicholas, che guarda già avanti. "Domenica saremo a Imola per un altro derby, ci aspetterà un’altra battaglia", riflette il numero 5 di RivieraBanca, che con i suoi 15.2 punti a uscita in attacco è il primo ‘violino’ dei biancorossi. Un blitz al PalaRuggi e sarà inoltre ‘Final Eight’ di Coppa Italia. Interessa la cosa? "L’ho disputata e vinta con Scafati, però è stato uno sforzo enorme, tanto che al ritorno in campionato nel abbiamo perse tre di fila. E’ una bella competizione, assegna un trofeo, però siamo concentrati su un obiettivo più importante", Crow pensa a qualcosa di grosso, che può essere solo quella promozione in A2 che, scaramanticamente, non viene mai nominata.

"E’ una stagione strana, ci sono tante variabili, però siamo consapevoli di quello che sappiamo e possiamo fare". alb.cresc.