Filippo, il barista campione di hockey subacqueo

Il riccionese Ravaglioli è un nazionale Elite: "Questo sport mi appassiona". Dopo gli inizi con Rimini ha scelto Cagliari. Domenica parte il campionato. .

Filippo, il barista campione  di hockey subacqueo

Filippo, il barista campione di hockey subacqueo

Ha cominciato a frequentare il giro azzurro quando era ancora under e adesso, che si è appena lasciato alle spalle i suoi primi 22 anni, Filippo Ravaglioli è un nazionale Elite, cioè gioca nel livello più alto. La disciplina che ha scelto è sconosciuta ai più. Parliamo infatti di hockey subacqueo, sport che si disputa in piscina, con i giocatori – 6 per squadra – che cercano di far gol muovendosi sui fondali della vasca con una mazzetta in mano, ‘strumento’ indispensabile per colpire il disco. Ma come ci si accosta, come si scopre l’hockey subacqueo? "Ho cominciato nel 2018 e il motivo è semplice: mio padre è istruttore di apnea da una vita, così mi sono avvicinato al mondo della piscina e a questa disciplina", chiarisce Filippo, che nella vita di tutti i giorni è barista. E dopo gli inizi con la Sub Rimini Gian Neri, dallo scorso anno Ravaglioli ha cambiato team. "Vero, nel 2022 mi sono spostato nella squadra di Cagliari – rivela –. È una formazione più competitiva, poi conoscevo già qualcuno dello staff, conoscevo i ragazzi". Allenarsi a Cagliari non è però semplice, la Sardegna non è proprio dietro l’angolo. Ma questo non è un problema. "Per lo più mi alleno a Serravalle e ogni tanto volo nell’isola. Quest’ultima domenica di marzo comincia il campionato e tutte le 10 squadre coinvolte (Parma, Spezia, Bari, Trieste, Rimini, più due formazioni di Roma e due di Bologna, queste le altre realtà presenti, ndr) si ritroveranno in vasca a San Marino per la prima giornata, tutti giocheranno contro tutti. In questa occasione le partite durano poco, solo un tempo unico di 15’", spiega il giocatore riccionese, che non vede l’ora di poter difendere i colori azzurri in ambito internazionale.

"In questo 2023 l’appuntamento clou è rappresentato dai Mondiali in Australia, ma purtroppo l’Italia non parteciperà – rivela con una punta di rimpianto Filippo –. Così l’evento di maggior interesse diventa il torneo del 29 e 30 aprile che si terrà a Berlino, rassegna giunta alla sua 24esima edizione. E lì ci saremo", aggiunge Ravaglioli, che al suo amato hockey subacqueo dedica tre allenamenti in vasca alla settimana, più altre tre sedute in palestra. Perchè la preparazione è importante, visto che si gioca in apnea. "Più di 20-30 secondi sott’acqua non si riesce a stare, anche perché non sei mai in una situazione statica. Io gioco ala, se parlassimo di calcio sarei una punta. E questo sport mi prende ancora tanto".

alb. cresc.