"Ho ricevuto tanto affetto A Rimini mi sento a casa"

Serie D: dopo l’incidente in auto il club manager Cherubini è tornato in piazzale del Popolo e ora è pronto per il rush finale

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di Donatella Filippi

Stava rientrando a Roma in auto dalla trasferta in casa della Tritium. Poi quel bruttissimo incidente. Ne porta ancora i segni, a quasi tre mesi di distanza, il club manager del Rimini, Carlo Cherubini. Ma il peggio è passato. Tanto che da qualche settimana è tornato al fianco dei biancorossi per questo delicato, ma entusiasmante rush finale. "Tornavo a casa, ma a casa quella sera non ci sono arrivato – racconta Cherubini – Molte volte penso comunque di essere stato fortunato, perché a me e alla mia famiglia sarebbe potuta andare peggio in quell’incidente. Sono certamente fortunato quando penso a tutto l’affetto che ho ricevuto. Ho avvertito ogni abbraccio anche se da lontano. Quello della squadra, quello dei dirigenti, quello dei tifosi ma più in generale quello dei riminesi". Una spinta per rimettersi in carreggiata. "Quando sono tornato allo stadio è stato emozionante e avevo anche un po’ di paura. Ma alla fine – dice il club manager biancorosso – tornare a Rimini per me è stato un po’ come tornare a casa. Questo è un posto che ho sentito mio sin dal primo giorno in cui ci sono arrivato la scorsa estate. Dopo le tante difficoltà degli ultimi mesi rivedere il Castello mi ha fatto sentire protetto".

Un modo per cercare di reagire e il pallone, da questo punto di vista, è la migliore delle medicine. "Concentrarsi su quello che ti piace fare e che hai sempre fatto – spiega – aiuta di certo a non pensare ad altro. E poi questa è una parte del campionato nella quale bisogna restare particolarmente concentrati...". È subito rientrato in clima partita Cherubini pensando al mini campionato che porterà al 22 maggio. "È la parte più difficile della stagione – dice – e noi dobbiamo aggredire questo finale di campionato. Se il Ravenna vincerà tutte le partite, noi siamo in grado di fare altrettanto". Testa alta e piedi per terra. "Sarà un po’ come giocare i playoff. Conta più che mai il risultato e questo si potrà ottenere mettendo da parte le tensioni negative. La nostra è una squadra in salute. Sia nella sconfitta con il Ravenna che nel pari con il Ghiviborgo sono stati gli episodi a determinare il risultato". Ravenna oggi a -6 dal Rimini, ma con una gara in più da giocare.

Chi ha il cammino meno tortuoso da qui alla fine? "Nessuno – non si sbilancia Cherubini – perché non ci sono partite scontate. Sembra una frase fatta, ma non lo è e questo campionato ce l’ha ampiamente dimostrato".