I progressi della Rinascita nella crescita di Masciadri

Serie A2: dopo un inizio di stagione complicato, l’ala si è rimessa in carreggiata. Il suo rendimento è lievitato proprio come quello di tutta la squadra riminese

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Dodici punti nei primi cinque incontri, uno dei quali passato interamente in panca per un acciacco, ben 41 negli ultimi quattro, con due puntate in doppia cifra (13 a Bologna, 11 domenica a Chieti). Nella crescita di Stefano Masciadri si leggono pure i progressi della Rinascita, che sembra aver terminato il suo apprendistato nella nuova categoria. "La squadra era completamente rivoluzionata, così come era necessario abituarsi a giocare insieme ai due stranieri – attacca ‘Mascio’, 33 anni –. Il lavoro in palestra, come al solito, paga sempre, adesso siamo a buon punto, parliamo di dover sistemare i dettagli, non le situazioni di gioco", precisa l’ala forte, alla sua seconda stagione con l’Rbr. Un giocatore che in Abruzzo è stato una presenza, con i suoi quattro canestri dal campo equamente distribuiti nei quarti. E la bomba del 66-73 ha avuto il non indifferente merito di dare il là alla reazione dei biancorossi, che avevano visto i padroni di casa tornare sotto minacciosi, con quel +20 come massimo vantaggio che ricordava in maniera un po’ sinistra lo stesso margine accumulato tre settimane prima a Chiusi.

"Un mese fa, probabilmente, l’avremmo persa – ammette Masciadri –, ma stavolta no, eravamo in controllo anche se Chieti si era riavvicinata. Siamo veramente contenti per questo successo, finalmente abbiamo fatto un viaggio di ritorno sereni, consapevoli di aver disputato una partita solida. Dalla rabbia di Chiusi in poi c’è stata la svolta, siamo migliorati come intensità, siamo più attenti a rimbalzo, più reattivi sulle palle vaganti. Tutto, comunque, deve partire dalla difesa", sostiene il numero 11 di casacca di RivieraBanca, un mezzo lungo che si è dovuto riabituare a quell’A2 già frequentata in passato. "Sto bene fisicamente e questo ha naturalmente il suo peso, poi adesso riesco a ritrovarmi nelle mie situazioni", spiega Stefano, che essendo un giocatore di ‘sistema’ ha bisogno che la squadra trovi una sua precisa identità. "La strada è ben avviata, ci manca però un colpaccio contro una ‘big’ ed è un peccato aver incontrato Forlì subito, alla seconda giornata – riflette l’ala –. Adesso sarebbe potuto finire diversamente quel derby". Nel frattempo la Rinascita ha fatto debuttare Aristide Landi, un pari ruolo di Masciadri. "Si sta inserendo bene, deve chiaramente far sue le regole della squadra, gli serve ritmo. Ma è un bel jolly, porterà la sua esperienza nella categoria".

alb. cresc.