I Raggisolaris accecano Rbr battuta, serie in parità

Faenza corsara si impone per 60-71 e ora la sfida si sposta al PalaCattani. La Rinascita parte male e si complica la vita. Vani i tentativi di rimonta finali

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rinascita rimini

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71

RIVIERABANCA RIMINI: Rivali 9 (24, 11), Saccaggi 6 (03, 28), Bedetti 5 (12, 15), Masciadri 5 (13, 14), Rinaldi (03, 02); Arrigoni 15 (711), Tassinari 18 (49, 24), Scarponi (01 da tre), Fabiani, Mladenov, D’Argenzio 2, Rossi. All.: Ferrari.

RAGGISOLARIS FAENZA: Ballabio 7 (24, 14), Vico 10 (38, 05), Siberna 18 (56, 24), Petrucci 8 (14, 27), Molinaro 6 (35, 01); Reale 8 (12, 24), Aromando 14 (46, 15), Mazzagatti ne, Cortecchia ne, Rosetti ne. All.: Garelli.

Arbitri: Silvestri e Bernassola.

Note – Parziali: 7-12, 23-34, 45-52. T2p: Rbr 1535, Fae 1935. T3p: Rbr 725, Fae 830. Tl: Rbr 912, Fae 912.

Il derby si allungherà (almeno) fino a domenica. Garadue di questa intrigante semifinale playoff sorride infatti a Faenza, che sbanca il Flaminio al termine di un incontro condotto per tutti i 40’ e impatta la serie (1-1). La Rbr sbaglia completamente approccio, s’innervosisce, non è lucida, arremba alla cieca. E finisce solo per perdere. La presentazione è all’americana (buio in sala, suggestive lucine dei tifosi in tribuna), ma poi lo spettacolo offerto in avvio dalla Rinascita è allucinante: per 7’ i biancorossi non ‘vedono’ il canestro (012) e gettano banalmente via palloni su palloni, un inizio scioccante, inimmaginabile. Il ‘gol’ che cancella lo zero dal tabellone è di Masciadri (tripla del 3-9), che poi aumenta subito il fatturato da sotto. La cosa incredibile è che al primo mini-riposo, nonostante il 317 dal campo e le 6 palle perse, Rimini sia solamente a -5. Già, perché non è che Faenza incendi la retina e il 7-12 è lì a raccontare questo collettivo tiro al piccione.

Ci si aspetta una reazione dei padroni di casa e invece gli stenti continuano pure nel secondo periodo: un paio di sprazzi, ma nel complesso la Rbr non c’è e la Raggisolaris, quando aggiusta un po’ la mira, guadagna un vantaggio in doppia cifra (20-32). C’è pure parecchia tensione sul parquet (antisportivo a Tassinari, tecnico a Molinaro) e in ogni caso quel -11 di metà gara è un gap significativo per i riminesi. Di puri nervi RivieraBanca lima qualcosa nel terzo periodo, aggrappata ad Arrigoni e Rivali, ma alla penultima sirena sono ancora 7 le lunghezze di vantaggio dei ‘ravennati’, che ruotano appena 7 giocatori non disponendo di Poggi. Nell’ultimo spicchio Tassinari prova ad accendersi, ma poi si ‘mangia’ un appoggio al tabellone in solitudine. E’ un po’ l’emblema della serata riminese, anche se sulla tripla di Saccaggi ci sarebbero ancora tempi e modi per un ribaltone (54-57, 6’ da giocare). Peccato che in quel momento l’Rbr si pianti di nuovo, col canestro che torna stregato. E Faenza può nuovamente respirare (54-63). Adesso Rimini non ci crede neppure più, con la testa che forse è già a venerdì, a garatre.

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