Il Rimini si fa bastare il lampo di Mencagli

Serie D: i biancorossi, seppur a fatica, al ‘Neri’ ritrovano la vittoria contro l’Alcione Milano e tengono a -5 il Ravenna

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ALCIONE MILANO

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(4-3-3): Marietta; Lo Duca, Carboni (6’ st Pietrangeli), Panelli, Haveri; Andreis (12’ st Greselin), Tanasa, Tonelli; Gabbianelli (50’ st Ferrara), Mencagli (16’ st Arlotti), Piscitella. A disp.: Piretro, Deratti, Pari, Callegaro, Pecci. All.: Gaburro.

ALCIONE MILANO (4-3-1-2): Vinci; Soldi (30’ st Montesano), Ortolani Della Nave, Maini, Chierichetti; Bonaiti (32’ st Lattarulo), Piccinocchi, Pio Loco (27’ st Tucci); Morselli; Bangal, Manuzzi. A disp.: Leoni, Viola, Petito, Lacchini, Cannataro, Lattarulo, Zito. All.: Cusatis.

Arbitro: Lorenzo Maccarini di Arezzo.

Reti: 21’ pt Mencagli.

Note – Spettatori 1.350. Angoli 8-2. Ammoniti: Tonelli, Bonaiti, Panelli, Bangal, Soldi.

di Donatella Filippi

Con sulle spalle il peso della sconfitta nello scontro diretto con il Ravenna, il Rimini ha tremato fino al quinto dei cinque minuti di recupero contro l’Alcione Milano. Alla fine i biancorossi sono riusciti a farsi bastare il gol di Mencagli per ritornare a vincere, per tenere a distanza i giallorossi e per pensare di riprendere un po’ di fiato in tranquillità. Marco Gaburro sapeva che contro i lombardi non sarebbe stato semplice. Un po’ per la forza dell’avversario, ma soprattutto per il colpo che i suoi avevano subito qualche giorno prima al ‘Benelli’. Il tecnico veneto ricompone il terzetto a centrocampo con Andreis che torna a far compagnia a Tanasa e Tonelli.

Una mossa che permette di avere un over in più in difesa. Ma soprattutto permette al Rimini di avere una spinta più efficace sulla corsia destra dove Andreis e Gabbianelli tornano a duettare a suon di inserimenti e colpi di classe. E proprio dal piede del giovane centrocampista ligure, dopo 21 minuti, parte l’azione che consegna il vantaggio ai romagnoli. Cross da destra, la sponda di testa di Piscitella dall’altra parte è al bacio, e Mencagli al volo non si fa pregare troppo dal centro dell’area. Tutto bello. Come è bello il primo tempo del Rimini con l’Alcione costretto sulla difensiva. Ma quel piacevole ritmo i biancorossi non riescono a tenerselo stretto anche nella ripresa. Tra un acciacco e l’altro, e con un attacco veramente ridotto ai minimi termini (oltre a Tomassini è out per infortunio anche Germinale), la squadra di Gaburro riporta a galla l’Alcione. I lombardi si fanno più intraprendenti, seppur non pericolosissimi. Il Rimini non sfrutta una buona occasione dopo appena 12 minuti quando prima Mencagli, poi Andreis non riescono nemmeno a sfiorare il pallone messo dentro da Haveri. Mentre dall’altra parte la squadra di Cusatis prende coraggio e al 25’ urla contro l’arbitro quando il gol di Bangal viene annullato per fuorigioco. Scampato il pericolo il Rimini prova a ributtarsi in avanti, ma Arlotti là davanti, subentrato a Mencagli, fatica a tenere alta la squadra. Gabbianelli sembra aver finito idee ed energie e pure Piscitella sulla corsia mancina sprinta a fatica. Così, non resta che stringere i denti. Ci prova, al 39’, Tonelli a porre fine alla sofferenza, ma c’è il palo a placare le voglie da bomber del centrocampista marchigiano. Finisce con un sospiro di sollievo e in tasca tre punti pesantissimi.