La Rinascita a Roma tenta di rompere il tabù laziale

Nelle prime due trasferte doppia sconfitta per i ragazzi di coach Ferrari che quest’oggi alle 18 contro la Luiss avrà l’organico al gran completo

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Terza trasferta in terra laziale per la Rinascita, che dopo i due viaggi infruttuosi al PalaSojourner di Rieti contro Real Sebastiani e Kienergia, ci prova oggi a Roma con gli universitari della Luiss (palla a due alle 18, arbitrano Gallo di Monselice e Biondi di Trento). L’asticella è più bassa (5-9 il record per gli studenti che vanno a canestro), ma guai a sottovalutare un’avversaria che, soprattutto sotto le volte del ‘pallone’ amico, non regala niente a nessuno. "Dovremo stare attenti, assolutamente – avverte il coach biancorosso Mattia Ferrari –. Innanzitutto incontriamo una squadra in salute, una formazione che è reduce da tre successi di fila, con tanto di blitz di qualità su un campo non semplice come quello di Senigallia. Hanno una coppia di ‘piccoli’, Pasqualin e D’Argenzio, che ti fanno venire il mal di testa, giocano sopra ritmo, attaccano sempre. Poi hanno inserito un giocatore, l’ala Legnini, che permette di allungare le rotazioni". Legnini che, aggiungiamo noi, con i suoi 25 anni è curiosamente il veterano del gruppo. Ecco, essendo una squadra molto ‘verde’, l’esperienza, il vissuto sul parquet non saranno certo una sua caratteristica. "Quando si esibiscono in casa, comunque, le loro percentuali da tre lievitano: fuori viaggiano attorno al 20%, mentre nei confronti interni si sono sempre espressi dall’arco con medie superiori al 30%", osserva l’allenatore di Rbr, che è salito sul pullman nel primo pomeriggio di ieri per raggiungere la capitale.

E questa mattina è in programma una seduta per prendere un po’ di confidenza con l’impianto. Nessun problema di organico per i riminesi, che hanno pienamente recuperato Saccaggi (foto), fermo qualche giorno per un fastidio alla schiena. "Nell’allenamento di venerdì, al rientro, gli ho dato delle pause, ma lui voleva stare in campo sempre. E questo è un bel segnale", riflette Ferrari, che in avvio andrà col quintetto che possiamo ormai definire classico, assetto che prevede Rivali in regia, Saccaggi e Bedetti sul perimetro, Masciadri da numero 4 e Rinaldi centro. Dalla panchina si alzeranno poi i soliti noti, col giovane Amati che sarà l’undicesimo. Ma cosa dovrà fare, RivieraBanca, per non ritrovarsi magari a giocare un rischioso finale punto a punto? "Non dovremo subire il loro ritmo, quel ‘corri e tira’ a volte un po’ garibaldino. Poi sarà importante riuscire a imporre la nostra maggiore fisicità", sostiene lo skipper di Rbr. alb.cresc.