L’Rbr trova un altro ruolo per Bernardi

L’allenatore non andrà più a sedersi in panchina in B, ma rimarrà in ‘famiglia’: farà crescere i tecnici e guiderà gli Angels

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Massimo Bernardi non è più il coach dell’Rbr, ma è un avvicendamento ‘dolce’, quello annunciato ieri dall’ad Paolo Carasso e dal ds Davide Turci. Sì, perché il 61enne allenatore riminese non andrà più a sedersi in panchina in serie B, però resterà in ‘famiglia’, cioè continuerà a lavorare per la Rinascita. Con altre mansioni. "Vogliamo mettere su una vera e propria Academy dove far crescere i nostri giovani – fa sapere Carasso – e in questo progetto Bernardi avrà un ruolo di primo piano, dovrà pensare a far maturare i tecnici sotto ogni aspetto. E poi sarà lui alla guida degli Angels Santarcangelo (attualmente in C Silver, ma non è affatto da escludere un ripescaggio in C Gold, ndr), così come allenerà gli under 17 d’eccellenza. Sono felice e orgoglioso che Massimo abbia accettato questo incarico, la sua figura dovrà essere da esempio". E Bernardi come ha preso il cambio di rotta? "Mi ritengo parte del gruppo, della società – risponde –. Da un lato mi dispiace non allenare più la prima squadra, però vado a fare un lavoro importante e sono motivato. Così ho accettato di buon grado, continuare a far parte di questo progetto mi inorgoglisce", aggiunge il tecnico, visibilmente dimagrito dopo la disavventura con il Covid, che ne aveva causato il ricovero in ospedale. "Complimenti a Massimo, ha l’energia di un ragazzino e tanta voglia di migliorarsi", gli elogi piovono da Turci, che resta poi abbottonato sul nome del successore di Bernardi in B. Ma una soluzione interna è da escludere? Tra Ceccarelli, che ha risolto il suo rapporto con gli Angels, Maghelli e lo stesso Carasso c’è abbondanza di allenatori nazionali… "Nessuna soluzione è da escludere, la piazza di Rimini è molto ambita. Ci vogliamo prendere ancora qualche giorno...", nicchia il direttore sportivo di Rbr, che pare comunque avere le idee ben chiare in testa. Ma adesso i riflettori sono giustamente puntati su Bernardi, che si guarda un attimo indietro. "Questi sono stati anni entusiasmanti, coinvolgenti – dice –. Abbiamo fatto una splendida promozione dalla C Gold alla B perdendo un solo incontro e anche in B ci siamo tolti più di una soddisfazione. Ricordo con particolare piacere la vittoria con Cesena, quando ci ritrovammo senza Rivali solo un paio d’ore prima della palla a due. Un gran successo, ancora col pubblico sulle tribune". Vale pure la pena ricordare che giusto trent’anni fa, nel giugno ‘91, Bernardi conquistava a Forlì lo scudetto juniores col fantastico gruppo dei ‘72 più Carlton Myers, che inchiodavano in finale la Stefanel Trieste di Fucka & co.

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