Colombo 5. Il tiro di Bartolomei non può e non deve preoccuparlo. Lo preoccupa. E preoccupa pure il Rimini che si trova nuovamente sotto nel suo momento migliore.
Tofanari 6. È il più sicuro della difesa. Non corre rischi
Gorelli 5. È tutta una battaglia, ma troppo spesso ne esce sconfitto. Sul fisico si difende, sullo scatto no.
Gigli 5. Per vie centrali è sempre troppo facile passare. Per tutti. E senza riuscire mai a metterci una pezza.
Stanga 5. Ha vita complicatissima nei suoi 45 minuti in campo. Con evidenti difficoltà quando deve tallonare gli avversari, ma anche quando deve provare a sorprenderli.
Langella 6. Alterna momenti di apnea ad attimi nei quali ha buone idee da mettere al servizio della squadra.
Megelaitis 5,5. Alza il muro, ma non troppo. E il filtro di centrocampo non sempre... fa da filtro.
Acampa 5. Quanta fatica a prendere la decisione giusta nel momento giusto. La frenesia è una cattiva consigliera e il pasticcio è sempre dietro l’angolo.
Lamesta 8. Ha qualità per fare malissimo da solo ai difensori umbri. Non ci sono spazi? Se li cerca ovunque. E ci mette anche il gol che rianima il Rimini dopo la pausa-incendio.
Morra 6. Lavora tanto e questo bisogna riconoscerglielo sempre. Sbaglia un gol semplice che avrebbe potuto cambiare faccia alla partita nel momento giusto (20’ st Ubaldi 7. Anche contro il Pineto era andato a bersaglio. Gol, allora, ingiustamente annullato. Si riprende la festa con gli interessi).
Capanni 6. Quando accelera è capace di fare male. Quando riuscirà a non essere intermittente sarà un bene per il Rimini (20’ st Cernigoi 6,5. Dà battaglia vera e ha anche un paio di occasioni per buttarla dentro).