"Non lasceremo soli i nostri 250 baby cestisti"

Il responsabile tecnico dell’Ibr rassicura i tesserati dopo l’ultimo Dpcm "L’attività sarebbe consentita solo all’aperto ma evitando i contatti"

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Ibr è l’acronimo di Insegnare Basket Rimini, società nata una quindicina fa che si occupa solo di settore giovanile. Una società che adesso, alla luce dell’ultimo Dpcm e delle ulteriori disposizioni, è costretta a chiudere le palestre, a salutare – almeno fino al 24 novembre – i suoi 250 tesserati. "Già, è così – allarga metaforicamente le braccia il responsabile tecnico dell’Ibr, Massimiliano Intorcia (nella foto De Luigi insieme alla figlia Emma, baby cestista) –. Cercheremo di fare quello che è consentito, ora sembra che all’aperto ed evitando contatti ci si possa allenare. A noi tecnici non resta che organizzarci per i prossimi giorni, vogliamo rimanere il più possibile a contatto con i nostri ragazzi. D’altronde una cosa è certa: non li abbandoneremo mai", promette ‘Max’. Ma quanti bambini, in questo primo mese autunnale si erano chiamati fuori per conto loro? "Pochissimi, si contano davvero sulle dita di una mano – ribatte Intorcia –. E noi avevamo ripreso l’attività a metà settembre. C’era stata un’affluenza normale nei vari gruppi, anche perché avevamo trovato famiglie e bambini molto responsabili, nessuno si lamentava. Quando la curva dei contagi si è innalzata, 3-4 genitori ci hanno detto che non se la sentivano di mandare i figli in palestra. Tutto qui".

La reazione dei piccoli cestisti a questo forzato stop qual è stata? "Sono abbastanza tristi, non capiscono. Uno di loro mi ha detto: ‘Se posso andare a scuola e stare vicino ai miei compagni, perché non posso palleggiare da solo in palestra?", rivela Intorcia, che ai suoi baby allievi può solo dire che "...sarà un periodo nel quale vi saremo particolarmente vicini. Faremo corsi on-line, quiz, monteremo dei filmati di basket, ne discuteremo assieme. Ora ci riuniremo tra noi tecnici per strutturare al meglio ogni cosa. Insomma, cercheremo di fare tutto il possibile perché i ragazzi siano pronti quando ci sarà una vera ripresa". L’Ibr, oltre al responsabile Intorcia, può contare su altri 12 istruttori che vengono ‘spalmati’ nei dieci impianti dove Insegnare Basket Rimini fa attività, dalla Carim al Flaminio, dalle Bertola alla Sforza, dalla Rodari alla Rinaldi, dalle Panzini (due campi) all’Einstein, dove ci sono altri due campi a disposizione. "Dobbiamo tenere botta adesso e rimanere in piedi", è il mantra di Intorcia.

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