"Non vedo l’ora di tornare al Flaminio"

Basket A2, Meluzzi pronto per la nuova avventura riminese: "Ho parlato con coach Ferrari, posso dare tanto alla Rinascita"

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Era destino che le strade di Davide Meluzzi e Mattia Ferrari confluissero nella stessa direzione. Già nell’estate di cinque anni, infatti, quando era poco più di un ragazzino, ‘Batman’ sostenne un provino a Legnano, club che aveva appunto in panca l’attuale skipper di Rinascita. Una settimana passata insieme, ma poi non si concretizzò nulla, con il giovane play-guardia che finì a Tortona. Adesso invece – e senza aver avuto più bisogno di essere testato sul parquet – Meluzzi è a tutti gli effetti un giocatore di Rbr. Con il tecnico è bastato ritrovarsi a Cesenatico, con le gambe sotto il tavolo e una piadina da addentare, per rendere concreto questo suo ritorno a casa. "Il coach è stato molto chiaro – racconta Davide –. Prima mi ha elencato le cose gli piacciono di me, la capacità di tenere palla, di costruirmi un tiro e via dicendo. Poi, sempre con la stessa franchezza e in maniera diretta, mi ha detto invece cosa non gli piace del mio modo di stare in campo, soprattutto sul piano comportamentale, tipo brontolare un po’ quando un compagno sbaglia qualcosa". E i due si sono ritrovati sulla stessa lunghezza d’’onda. "Ferrari mi ha inoltre detto che vorrebbe avere sempre in campo due giocatori in grado di gestire palla. Io nasco play, però gioco tranquillamente anche da guardia, credo di essere intercambiabile, perciò non c’è nessun tipo di problema", è sereno ‘Batman’, 24 primavere tra poco più di un mese, play-guardia che ha un po’ le stesse caratteristiche di Tassinari, l’altro biancorosso nel ruolo sul quale ha puntato la società.

Un Meluzzi che viene da una stagione di A2 a Chieti dove è rimasto davvero tanto sul parquet, per lui 33’ di utilizzo con 13.5 punti (39% da due, 34% da tre, 79% ai liberi) e 2.3 assist a uscita. Adesso Davide ha staccato un po’ la spina, anche se a breve si sentirà con il preparatore atletico Marco Bernardi per rimettere a regime il ‘motore’ in vista del raduno con l’Rbr. Per lui c’è soprattutto il mare nella sua Rimini, ma anche un insolito weekend lungo a Varsavia con i suoi due migliori amici. Un ritorno, il suo, carico di aspettative, poiché non parliamo più del ragazzino che a diciott’anni esplose in B con i Crabs. "Certo, le responsabilità sono diverse, per il tipo di campionato e le ambizioni della società. Ma sono davvero tranquillo e non vedo l’ora di conoscere i miei nuovi compagni, di tornare a giocare sulle tavole del palasport Flaminio".

alb. cresc.