Pensalfini, il podista diventato scrittore

Il 32enne ha pubblicato il suo primo libro, una raccolta di racconti. Dopo aver lasciato il calcio, si è dedicato alla corsa: alle spalle 11 maratone.

Pensalfini, il podista  diventato scrittore

Pensalfini, il podista diventato scrittore

Giacomo Pensalfini (nella foto grande) è un ragazzo di neppure 32 anni – li compirà il prossimo 20 luglio – con la passione della corsa. Una passione sbocciata neppure troppo tempo fa, quando decise di appendere gli scarpini da calcio al chiodo dopo una carriera da centrocampista che l’aveva portato fino al campionato di Promozione. "La prima corsa in montagna l’ho disputata nel 2016 – ricorda Giacomo, che vive a San Giovanni in Marignano –. Avevo perso una finale playoff e con il pallone l’ho chiusa lì. E nel gennaio 2017 ho iniziato a correre per davvero, in testa avevo l’idea di disputare la maratona di Roma: tre mesi più tardi ero lì e sono riuscito a ultimarla in due ore 58’03’’. Da allora ne ho portate a termine 11 di maratone, l’ultima delle quali a Siviglia, dove con 2h 22’51’’ ho ottenuto il mio personale". Ed è un tempo davvero interessante, molto interessante, quello centrato in Spagna, un crono che al momento in provincia non viene eguagliato da nessun altro atleta. "Alla corsa dedico 7 allenamenti a settimana, qualche volta faccio una doppia seduta giornaliera", fa sapere Pensalfini, nella vita di tutti i giorni cameriere in sala in un ristorante di famiglia, con una laurea in Scienze Storiche che per ora resta nel cassetto. "Si è un po’ spenta la fiamma", ammette Giacomo, che coltiva un’ulteriore passione: quella di scrivere. È già stato pubblicato il suo primo romanzo di narrativa, ‘Una maratona interiore – 42 km e 195 metri di vita’ (in foto nel riquadro la copertina), una raccolta di racconti dove l’autorepodista ricorda fatti, sensazioni, persone conosciute, cadenzando i capitoli come l’incedere di una maratona, appunto. Si comincia dal km zero e si va avanti, fino ai liberatori 195 metri finali. Un libro che raccoglie pure alcune foto (‘I luoghi del cuore’).

"Di pura fantasia c’è soltanto un episodio, tendenzialmente quello che ho messo su carta è un mio vissuto, mi appartiene. Possono essere i pensieri che mi balenano in testa mente corro, nella solitudine della gara, quando sento solamente il rumore dei miei passi che rimbalzano sulla strada", dichiara Pensalfini, che non vuole fermarsi a quest’opera prima, libro che ha peraltro ricevuto il premio ‘Città di Cattolica’. "Un’idea in testa ce l’ho, così come esistono delle bozze e qualcosa è già nel pc. Voglio creare una storia, penso a un romanzo", rivela Giacomo, che non ha appuntamenti agonistici nell’immediato.

alb. cresc.