Pietrangeli è una garanzia, Santini non punge

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Galeotti 8. Almeno tre interventi di quelli che valgono gli abbracci dei compagni. Soprattutto il terzo, con i tre punti quasi in tasca, sul tiro di Kernezo, quando chiede aiuto anche al palo. I compagni concedono qualcosa di troppo, lui ci mette sempre una pezza.

Tofanari 6. Dalla sua parte gli avversari pungono, lui si mette l’elmetto e difende.

Pietrangeli 6,5. Tutto sommato, nel match dove stringere i denti è necessario, è il più solido.

Gigli 7. Un gol e qualche intervento da applausi che fanno dimenticare qualche sbavatura evidente. Quel gol, il primo che arriva dalla difesa, pesa come il piombo.

Haveri 6. La prima mezz’ora è fatta di spinta e attenzione difensiva. Poi sembra perdere un po’ di coraggio (10’ st Regini 6. Si mette al servizio della squadra con attenzione, soffre insieme alla squadra).

Delcarro 6. Ci prova a dare quel qualcosa in più che, soprattutto nel secondo tempo, al Rimini manca come il pane. Ci prova più di nervi che d’ingegno.

Pasa 5,5. È sempre troppo timido quando si tratta di prendere l’iniziativa. E questo pesa (10’ st Tanasa 6,5. Entra nel momento che è a lui più congeniale, quando occorre ringhiare e battersi su ogni pallone).

Rossetti 6. Muscoli e sostanza senza grandi lampi, senza grandi spunti. Ma con temperamento e costanza.

Gabbianelli 6,5. Così, grazie a cross pennellati, anche i gol su calcio da fermo non sono impossibili. Lui mette un pallone d’oro sulla testa di Gigli. E in zona gol è il più propositivo (19’ st Sereni 5,5. Pochi spunti, troppo pochi).

Vano 5,5. Fa troppo poco per mandare in crisi i difensori del Montevarchi non sono di certo i più solidi del girone (19’ st Allievi 6. Torna dopo un lungo periodo di stop e si piazza al centro di quella difesa che barcolla, ma alla fine resta in piedi).

Santini 5,5. Non è il solito bomber e non solo perché non riesca a centrare il bersaglio. È spento. Soprattutto in quel secondo tempo nel quale il Rimini non riesce a produrre praticamente nulla.