Prima i crampi, poi le lacrime Us Open amaro per la Bronzetti

Contro Lauren Davis la 23enne verucchiese è costretta al ritiro sul finire del terzo set

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Tre ore e passa di feroce battaglia, in un pomeriggio di sole a New York. E poi, quando il match potrebbe avere ancora molto da dire e, soprattutto, un finale da svelare, Lucia Bronzetti si accascia a terra in lacrime, tradita da un dolorosissimo crampo al polpaccio sinistro che la mette definitivamente ko. In Italia è passata da poco la mezzanotte e Lucia è costretta a salutare così, in mestizia, la sua avventura agli Us Open. Si giocava il primo turno e la 23enne ‘racchetta’ di Villa Verucchio era opposta alla statunitense Lauren Davis, non un’avversaria impossibile, anzi una giocatrice che al momento si specchia in una classifica più bassa rispetto alla sua (l’americana è la 105 nel ranking Wta, l’azzurra è 59). L’incontro è da subito incerto, con il servizio che non è un fattore per nessuna delle due. L’allieva dei fratelli Piccari strappa sul 3-3 quando vince due game di fila e fa suo il primo set in 59’ (6-4 il parziale).

Insomma, la strada intrapresa è quella giusta, ma la Davis non molla la presa e anche la seconda frazione scivola via sul filo dell’equilibrio. Sul 4-5 la Bronzetti, al servizio, è costretta ad annullare due set-point alla rivale. Poi due game tenuti comodamente dalle sfidanti e il tie-break non può che essere il giusto epilogo. Un tie-break che vede Lucia avanti 2-1, dopo di che la statunitense piazza un perentorio allungo che lascia la verucchiese a 3, col match che dovrà risolversi al terzo set (e si gioca già da due ore abbondanti…). Nel gioco decisivo la Bronzetti scivola indietro (2-4), per agguantare poi la Davis a quota 4. Intanto si manifesta già qualche problema fisico (coscia), ma Lucia stringe i denti, anche se è costretta a perdere la battuta per la sesta volta nella partita. Davis serve dunque per il secondo turno, però la verucchiese non arretra un centimetro e si porta sul 15-30, a due punti dal 5 pari. Ma sulla battuta al centro dell’avversaria, un ‘ace’ sporco, quell’ulteriore scatto le costa carissimo. A nulla serve l’intervento della fisioterapista, la Bronzetti viene accompagnata fuori sorretta di peso. Un epilogo triste, per una giocatrice che aveva concrete possibilità di vincere il suo primo match in uno Slam. Ma ci saranno altre occasioni.

a. c.