Quando il riminese Igor Gaudi giocò sull’erba di Wimbledon

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Ora tocca alla Bronzetti, ma in principio fu Igor Gaudi (foto). Era il 2000 e il tennista riminese, allora 25enne, entrò nel main draw di Wimbledon dopo aver battuto il ceco Cermak (6-3, 6-4 i parziali), l’argentino Hood (7-6, 6-2) e l’azzurro Santopadre, attuale allenatore di Berrettini, domato al quinto set (4-6, 7-6, 7-6, 2-6, 6-3 lo score). "Una battaglia campale, con tanto di set-point salvato in tuffo – ricorda Igor, che è rimasto nell’ambiente come tecnico nell’Academy di Galimberti –. Finito il match ci misi almeno 10’ per realizzare cosa fosse successo, era una girandola di emozioni… Poi telefonai a mia mamma, che mi raggiunse a Wimbledon insieme allo zio e al mio coach Remondegui. Volevano esserci per l’esordio in tabellone di uno Slam". Contro il marocchino Arazi, però, ci fu ben poco da fare (6-2, 6-4, 6-0 per il nordafricano). "Avrei perso lo stesso, ma dovetti giocare con una racchetta più lunga di 10 cm per esigenze di sponsor e non mi trovai affatto bene".