Rbr, falsa partenza: subito un ko a Cento

Esordio in Supercoppa amaro per Rimini, in campo senza Tassinari e Anumba. Decisivo un parziale dei ferraresi (16-2) nel terzo quarto

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Tramec Cento

73

Rinascita Rimini

63

TRAMEC CENTO: Zampini 5 (25, 02), Marks 12 (16, 26), Toscano 8 (37, 01), Archie 12 (36, 26), Berti 8 (25); Tomassini 14 (22, 24), Moreno 7 (23, 12), Kuuba 7 (34, 02), Zilli ne, Roncarati ne, Baldinotti ne. All.: Mecacci.

RIVIERABANCA RIMINI: Meluzzi 7 (26, 16), Johnson 12 (04, 16), Bedetti 10 (23, 24), Masciadri 4 (22, 01), Ogbeide 12 (45); Scarponi 9 (13, 15), Arrigoni 3 (14), Morandotti, D’Almeida 6 (23), Baldisserri ne, Sirri ne, Tassinari ne. All.: Ferrari.

Arbitri: Gonella, Bettini e Scaramellini.

Note – Parziali: 20-11, 35-30, 56-50. T2p: Cen 1838, Rbr 1430. T3p: Cen 723, Rbr 522. Tl: Cen 1623, Rbr 2025.

Già sbancare la ‘Milwaukee Arena’ di Cento per l’Rbr sarebbe stata impresa dura in condizioni normali, figuriamoci così, con coach Ferrari che è stato costretto a rinunciare a due importanti pedine come Anumba e Tassinari, con quest’ultimo che ci avrebbe particolarmente tenuto a scendere in campo contro la squadra della sua città. Ma una lussazione al pollice (Anumba) e una costola rotta (‘Tasso’) li hanno resi indisponibili, con il tecnico biancorosso che si è ritrovato le rotazioni sul perimetro oltremodo ridotte, tanto che già nel primo tempo ha assaggiato il parquet pure Morandotti, un ragazzo nato addirittura nel 2005. Con l’organico raffazzonato e una preparazione che non può ovviamente essere al top, visto che mancano ancora tre settimane all’inizio del campionato di A2, nella gara di Supercoppa la RivieraBanca ha pagato dazio soprattutto in avvio, quando tutto risultava difficile e le percentuali lasciavano parecchio a desiderare (310 da due e 06 da tre in quei complicati 10’).

Una partenza macchinosa che favorisce l’allungo dei ferraresi, avanti al mini-riposo con un vantaggio che sfiora la doppia cifra, mentre Meluzzi e compagni sostanzialmente viaggiano a un punto al minuto. Nel secondo periodo Rimini scivola anche sul -13 (31-18), per avere poi una buona reazione. A dare il la è Scarponi, che dopo 9 ‘padelle’ di squadra consecutive imbuca finalmente la prima tripla per l’Rbr con 15’ già sul cronometro. La 18enne guardia indica la strada e i compagni lo seguono, con Meluzzi e Bedetti che sono a loro volta felici dall’arco, bombe intramezzate da un prepotente schiaccione in contropiede di Ogbeide (33-29 il parziale).

La pausa di metà gara non frena il buon momento dei biancorossi, che alla ripresa delle ostilità hanno ancora un eccellente feeling in attacco, tanto da mettere pure il naso avanti sul cesto di Masciadri (35-36). Adesso Cento fa fatica, mentre Rimini sembra andare sul velluto: 38-44 sulla bomba di Johnson, al suo primo – che alla fine rimarrà pure l’unico – canestro su azione e 40-48 sulla schiacciata di D’Almeida, cui non difetta certo l’atletismo. In quel frangente s’infortuna Archie, l’ala forte degli estensi, ma invece di accusare il colpo Cento reagisce. E alla grande. Il contro-break dei padroni di casa è veemente, un 16-2 che riporta la Tramec sul +6 alla penultima sirena. La Rinascita batte un po’ in testa, anche la stanchezza comincia a presentare il conto, con gli emiliani che possono issarsi fino al +15 (71-56) senza rischiare nulla in chiusura. Prova sostanziosa di Bedetti, così come ha fatto il suo lavoro Ogbeide nel ‘pitturato’. Imprecisi i ‘piccoli’.

alb. cresc.