Rimini a caccia del terzo sigillo consecutivo

La squadra di mister Gaburro vuole un’altra vittoria questo pomeriggio al Porta Elisa contro una Lucchese ferita e arrabbiata

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di Donatella Filippi

Profilo basso. Il più basso possibile. Fa il pompiere Marco Gaburro. Perché alla quinta di campionato, giustamente, non ci si può far prendere dall’euforia. Ma è chiaro che il Rimini oggi in casa della Lucchese ci arriva con uno stato d’animo diverso da quello di una decina di giorni fa. Quello post derby con il Cesena, per intenderci. Le ultime due vittorie consecutive contro Entella e Olbia hanno risollevato il morale della truppa e anche quello dei tifosi. "Ma è troppo presto per parlare di aspettative – abbassa subito il tiro Gaburro – Penso che abbiamo visto troppo poco di questa serie C per poterci fare più che un’idea di quelle che sono le nostre reali possibilità. Noi possiamo avere un pensiero su di noi, che è un pensiero positivo, ma lo era anche prima dell’inizio della stagione come organico e come valore dei ragazzi che abbiamo a disposizione". Pensiero un po’ meno positivo quando si pensa agli infortuni. Perché dopo Allievi, si ferma anche Panelli. Problema non di eccessivo valore per il centrale che, comunque, ieri non è partito per la Toscana. Gaburro in difesa, così, non ha troppe alternative se non quella di buttare subito nella mischia l’ultimo arrivato (provvidenzialmente è il caso di dire) Gigli. L’alternativa è quella di adattare Regini, o Pasa. Ma il tecnico veneto potrebbe non prenderla nemmeno in considerazione, almeno in avvio.

Al di là degli infortuni, Gaburro pretende che i suoi tengano le antenne dritte. Perché la Lucchese "ha una rosa di una squadra che può entrare tranquillamente nei playoff. Ha un organico, soprattutto in centrocampo e attacco, con tante alternative e con giocatori anche molto prestanti fisicamente. È una squadra che forse non ha ancora trovato una propria conformazione tattica definitiva, però anche cambiando modulo ha sempre offerto buone prestazioni e si è sempre presentata con un buon impatto dal punto di vista fisico e dal punto di vista strutturale". E per di più "arriva a questa partita con addosso una sconfitta immeritata contro il Fiorenzuola".

Ha meno parlantina l’allenatore del Rimini quando si parla di scelte, le sue. "Quando la squadra va bene cerco di cambiare il meno possibile – dice – il problema è che qualcosa dobbiamo comunque cambiare, e qualcosa probabilmente devo modificare io perché è vero che è difficile da prevedere che tipo di partita sarà contro la Lucchese, ma proprio per quello di solito in questi casi cerco di essere un po’ più guardingo in quello che è l’approccio per poi eventualmente ricercare soluzioni diverse".