Rimini alla conquista del Romeo Neri

Arriva l’Olbia e la squadra di Gaburro ha tutta l’intenzione di fare pace con i tifosi dopo il ko nel derby con il Cesena

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di Donatella Filippi

La prima è sempre bella, bellissima. Per il Rimini è stata indimenticabile in casa della Virtus Entella. Ma a parlar di vittoria i biancorossi si vogliono abituare. E per farlo occorre dimenticare in fretta di aver messo sotto una delle favorite del girone. Perché oggi al ‘Neri’ c’è l’Olbia che favorita non è, ma che ha tutta l’intenzione di prendersi qualcosa di importante in Romagna. "L’Olbia gioca un 3-4-1-2 in fase difensiva che poi diventa una specie di quadrato in mezzo al campo, con un riferimento alto – scatta la consueta fotografia degli avversari Marco Gaburro – È una squadra che non ha l’impatto sulla prima pressione fisico e di intensità, e anche di caratteristiche strutturali, che può avere il Cesena nel momento in cui viene a pressarti. È una squadra che sì prova a non farti giocare, ma non disdegna nemmeno l’abbassarsi e il coprire bene la metà campo". Vietato pensare che possa essere semplice, in preda all’euforia dell’impresa di Chiavari. Magari, occorre più tenere in mente quanto successo nella prima in casa contro il Cesena. "Veniamo da una sola vittoria, quindi non siamo una squadra – riconosce l’allenatore del Rimini – che possa pensare diversamente dal fatto di dire: abbiamo una partita di livello, di categoria, importante, in casa nostra. Dobbiamo cercare di impattare bene. Per far punti dobbiamo fare una gran partita. Questo è il concetto".

La famosa umiltà che è utile tenere bene in mente in un girone nel quale ogni domenica o mercoledì che sia c’è sempre da scoprire qualche sorpresa. Poi si passa alle scelte. Più ampie oggi rispetto a qualche giorno fa. Ma c’è da credere che Gaburro cambi veramente poco rispetto all’undici di mercoledì scorso. Portiere compreso. "Posso capire che abbia sorpreso perché non è usuale – dice riferendosi all’avvicendamento tra i pali, da Galeotti a Zaccagno – Non avevo elementi per fare una scelta a priori in avvio perché il precampionato è stato particolare e Zaccagno è stato fuori. Ero convinto prima di avere due ottimi portieri e ne sono convinto adesso. Ho rischiato più io che loro con la scelta di mercoledì. Io ho cambiato Galeotti solo perché aveva fatto bene, altrimenti non lo avrei cambiato. Usciamo più rafforzati da questa situazione perché sappiamo di avere due ottimi portieri".

Confermata la coppia Pietrangeli-Panelli al centro della difesa. "Hanno fatto un’ottima partita. L’Entella era forse la squadra più impegnativa di tutte come fisicità in attacco. L’Olbia non ha nulla a che vedere con la partita di mercoledì: se riusciremo a fare un’ottima partita anche contro una squadra che attacca gli spazi vuol dire che avremo fatto un’ulteriore crescita".